PALERMO – A distanza di quasi un anno i ladri tornano in azione in una boutique di lusso della centralissima via Libertà. Dopo Louis Vuitton è la volta di Gucci, e soltanto una settimana dopo la rapina violenta ai danni del noto commerciante di tappeti persiani Toluian. Quest’ultimo è stato aggredito in casa sua, nella vicina via XII gennaio, domenica scorsa: è stato imbavagliato e legato al letto da una banda che è poi fuggita con refurtiva per centinaia di migliaia di euro.
“Da tempo non si verificavano episodi del genere – dice la titolare di un bar in via Enrico Albanese – e noi non possiamo che sentirci in pericolo”. A due passi dal bar, stanotte, chi ha preso d’assalto la boutique al civico 37 ha “perso” per strada sette portafogli e quattro borse dal valore complessivo di diecimila euro circa, che sono stati riconsegnati al direttore del negozio. Dall’attività commerciale, tra quella esposta in vetrina e quella sugli scaffali, è invece sparita merce per quasi centomila euro.
Chi è entrato in azione, in base alle indagini condotte dai carabinieri della stazione Palermo-Crispi, ha agito con il volto coperto. Una banda ben organizzata, formata da almeno tre persone, che dopo aver sfondato la vetrata ha inevitabilmente fatto scattare l’allarme, non collegato alle centrali delle forze dell’ordine. A chiamare i carabinieri sono stati gli addetti alla sicurezza: al loro arrivo i malviventi erano appena andati via e avevano caricato la merce su un furgone che sarebbe stato parcheggiato nelle vicinanze. E come i militari hanno subito dopo constatato, parte della refurtiva era stata persa per strada durante la fuga. Il negozio era stato messo a soqquadro, ma nessun attrezzo per lo scasso è stato trovato.
Un colpo messo a segno in pochi secondi, ma studiato in ogni dettaglio, sul quale le immagini delle telecamere a circuito chiuso e quelle che si trovano nella zona, potrebbero fornire importanti elementi per risalire agli autori e alla dinamica del colpo. “Non c’è più alcun limite – dice la responsabile di un negozio di oggettistica in via Mazzini -. Nel nostro negozio per fortuna si verificano soltanto furtarelli, ma nella zona non si respira più un’atmosfera tranquilla”. Nel salotto della città sono infatti decine i furti messi a segno su strada e a pagarne le conseguenze, oltre ai commercianti, sono anche i residenti. “Io lavoro qui da trent’anni – dice Maurizio, portiere di uno stabile in via Albanese – e mi accorgo coi miei occhi che qualcosa sta nuovamente cambiando in peggio”.
Nel mirino non ci sono soltanto i negozi. Le auto vengono saccheggiate, le bici rubate, gli scooter forzati e caricati di peso su mezzi pesanti. “Ad un cliente – spiegano le commesse del negozio Kasanova – pochi giorni fa hanno rubato la bicicletta che aveva lasciato qui davanti”. “I controlli non sono assidui – dice il titolare di un negozio di abbigliamento a pochi metri – eppure siamo in pieno centro. Basti pensare che più volte alla settimana assistiamo a scippi o tentate rapine, proprio qui in via Libertà. Molto spesso chi entra in azione scappa verso il Borgo Vecchio e fa perdere le sue tracce”.