“Parafrasando Orwell, per Lombardo e la sua maggioranza i giovani siciliani sono tutti uguali ma i figli dei mega burocrati regionali lo sono di più. Il silenzio assordante di Palazzo d’Orleans sull’imbarazzante vicenda che riguarda la giovane figlia di Gesualdo Campo, direttore generale del dipartimento Beni culturali della Regione, chiamata, senza concorso, a ricoprire un ruolo di responsabilità nell’ufficio di Bruxelles, è l’emblema di un sistema di potere tentacolare che ha stretto la Sicilia in una morsa opprimente, annientando le speranze dei tanti, tantissimi ragazzi che non hanno santi in Paradiso”. Lo afferma, in una nota, il portavoce di Forza del Sud in Sicilia Eusebio Dalì.
“Al di là dei curricula – aggiunge l’esponente del movimento arancione -, la pratica quotidiana cozza terribilmente con le dichiarazioni d’intenti dell’intera classe politica che sostiene il governo guidato da Raffaele Lombardo. Non siamo indignati, né delusi. Con tutto il rispetto della figlia di Gesualdo Campo, siamo schifati. Lo squallore evocato da Gianfranco Miccichè nei giorni scorsi – conclude Dalì -, oggi trova un inquietante riscontro. Esigiamo chiarezza”.