ROMA- Più tempo per mamme e papà da passare con i propri figli. Arriva il congedo parentale a ore. Secondo il nuovo provvedimento i genitori hanno la possibilità di diminuire le ore di lavoro, invece di assentarsi del tutto, ed avere un periodo di congedo proporzionalmente più lungo. Oggi la questione potrebbe essere affrontata nel pre-consiglio dei ministri, insieme ad un pacchetto di norme contenute nella bozza di un decreto già battezzato “salva-infrazioni”, che permetterebbe all’Italia di evitare il pagamento di maximulte e di scongiurare l’avvio di procedure di infrazione.
Il congedo parentale è la questione più importante del decreto, almeno per quelle milioni di famiglie che hanno figli piccoli da crescere e possono così giostrarsi meglio tra lavoro e giochi dei bambini. Infatti, sia la mamma che il papà possono lavorare mezza giornata e stare a casa l’altra metà. Questo decreto dovrebbe permettere di passare più tempo con i figli e consentire più entrate a fine mese, perché il congedo parentale viene retribuito al 30% dello stipendio.
Per capire come tutto questo sarà poi messo in pratica bisogna aspettare i contratti collettivi nazionali. È tangibile il grande vantaggio che il congedo parentale orario potrebbe fornire soprattutto alle mamme, congedo che per il resto rimarrebbe com’è ora: cioè quel periodo di astensione dal lavoro che possono prendere sia la mamma che il papà per la maternità, che è di due mesi prima e tre mesi dopo il parto e fino a un massimo di sei mesi per ciascun genitore,fruibili fino agli otto anni di vita del bambino per un totale comunque non superiore ai dieci mesi complessivi. Finora questo congedo poteva essere frazionato, nel corso degli 8 anni, in periodi brevi o lunghi sempre d’accordo col datore di lavoro.
Con il decreto “salva-infrazioni”, inoltre, dovrebbero essere approvate 21 procedure d’infrazione e 10 casi Eu Pilot. Oltre al congedo parentale orario, c’è una riduzione delle sanzioni sulla violazione degli obblighi di dichiarazione delle attività estere, sanzioni ritenute dall’ Ue troppo aspre per l’Italia, viene introdotta la fattura elettronica e quella semplificate per importi inferiori ai 100 euro e infine verrà incrementato il Fondo nazionale di garanzia che interviene per risarcire i turisti quando i tour operator falliscono.