Il coronavirus in Sicilia | Ci sono altri tre casi sospetti - Live Sicilia

Il coronavirus in Sicilia | Ci sono altri tre casi sospetti

L'assessorato regionale alla Salute

Due a Catania e uno a Ragusa. In tutto i contagiati sono sette, due guariti, nessuno grave.

PALERMO – Ci sono altre tre casi sospetti di coronavirus in Sicilia. Si vanno ad aggiungere ai quattro già noti, i tre bergamaschi in vacanza a Palermo e il paziente catanese di ritorno da Milano. I tre casi sono positivi ai tamponi eseguiti in Sicilia ma si attende ancora il riscontro dall’Istituto superiore di sanità. Due sono stati registrati in provincia di Catania e uno in provincia di Ragusa. In totale, dunque, su oltre trecento tamponi eseguiti in Sicilia, solo sette sono risultati positivi (e non nove come indicato dalla Protezione civile nazionale, corrette oggi dall’assessorato regionale alla Salute). Dei quattro casi conclamati e dei tre sospetti, due sono guariti e almeno un altro è in procinto di guarigione. Nessuno è grave. L’errore di comunicazione da parte di Roma non ha fatto piacere all’assessore Ruggero Razza: “Abbiamo aderito alla richiesta di uniformare la comunicazione, affidando ogni informazione a livello centrale, per questo auspico che si faccia maggiore attenzione, altrimenti torneremo a fare da soli”.

Leggi anche: I dati dell’assessorato. 

Intanto, è andata bene l’iniziativa dei musei aperti la domenica in Sicilia. Oltre ventimila visitatori hanno affollato i luoghi della cultura rimasti aperti nell’Isola. La decisione del presidente della Regione, Nello Musumeci, di confermare la tradizione degli ingressi liberi, la prima domenica di ogni mese, è stata premiata. Ottanta i musei e gli spazi culturali che cittadini e turisti hanno potuto visitare, approfittando anche delle favorevoli condizioni meteo in tutta l’Isola. In cima alla graduatoria la Valle di Templi, con oltre 5mila biglietti emessi, seguita dal Parco dal Selinunte (2.200), dal Teatro Greco di Taormina (1.500) e dall’Area archeologica di Siracusa (1.400).

 


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