Il Pd: "Governo nuovo" | Lunedì vertice di maggioranza - Live Sicilia

Il Pd: “Governo nuovo” | Lunedì vertice di maggioranza

Il gruppo del Pd che si è riunito oggi

Il Pd riunisce il gruppo: spinte per aprire il governo anche ai deputati e per cambiare tutti gli assessori tranne la Borsellino. Crocetta stringe i tempi. D'Alia: non serve un rimpastino. Al Bilancio un tecnico concordato con Roma. La Cgil: non è una buona idea.

PALERMO – Grandi manovre in corso per la nascita del Crocetta-ter. Oggi il gruppo del Partito democratico si è riunito a Palazzo dei Normanni, chiedendo, al termine della riunione, “un governo profondamente nuovo con una forte legittimazione politica, che nei prossimi tre anni sappia risanare i conti e rilanciare un programma di cambiamento per la Sicilia”. I democratici spingono per cambi profondi in giunta. E nel vertice diversi avrebbero parlato dell’opportunità di riaprire il governo ai deputati. “Siamo a buon punto, ci sono alcune criticità dovute alle richieste di Udc e Articolo 4 che tendono a riconfermare gli assessori uscenti e a quella del Pd di modificare l’intera squadra. Per il resto non ci sono grossi problemi, anche sui numeri sono ottimista”. Appare ormai certo che il Bilancio sarà appannaggio di un supertecnico scelto di concerto col governo nazionale. Il nuovo vertice di maggioranza si terrà lunedì alle 11.

La diretta della giornata

Aggiornamento 19.10 Fissato il nuovo faccia a faccia tra le forze della coalizione a sostegno di Rosario Crocetta. I partiti della maggioranza si incontreranno lunedì alle 11 per provare a chiudere la partita del rimpasto. In giornata, infatti, potrebbe nascere il nuovo governo, da presentare all’Aula martedì.

Aggiornamento 18:36 “In Sicilia non serve rimpastino ma operazione qualità. Mi auguro che Rosario Crocetta chiuda la vicenda nel più breve tempo possibile”. Così il leader dell’Udc Gianpiero D’Alia su Twitter. “La Sicilia è all’ultima spiaggia e si trova di fronte ad un bivio: o si alza il livello dell’azione regionale o si rischia il default – scrive D’Alia su Facebook -. Ecco perché è necessario che Rosario Crocetta chiuda la vicenda della giunta nel più breve tempo possibile. E’ necessaria una operazione di chiarimento che non sia solo un rimpastino ma una vera e propria operazione di qualità che vada in profondità e che veda le forze politiche a cominciare dall’Udc e dal Partito Democratico solidali insieme al presidente della Regione”.

Aggiornamento 17:08 “Siamo a buon punto, ci sono alcune criticità dovute alle richieste di Udc e Articolo 4 che tendono a riconfermare gli assessori uscenti e a quella del Pd di modificare l’intera squadra. Per il resto non ci sono grossi problemi, anche sui numeri sono ottimista”. Lo dice il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Crocetta conferma l’intenzione di voler trovare la quadra “entro martedì”, in modo da presentarsi in aula con i nuovi assessori.

Aggiornamento 15:33 Nei vari interventi nella riunione del gruppo del Partito democratico, a quanto si apprende è emersa una spinta decisa verso l’azzeramento totale della giunta. L’unico nome su cui il partito sarebbe disposto a una deroga è quello di Lucia Borsellino, che fu l’unico assessore già designato da Crocetta in campagna elettorale. Inoltre, dall’ala renziana del partito (che include anche Areadem) sarebbe arrivata una spinta verso un governo molto “politico”, con figure di peso. L’idea è quella di ridiscutere il veto ai deputati regionali. Un punto questo su cui si potrebbero trovare convergenze con altri partiti della coalizione.

Aggiornamento 14: 52 Terminata a Palazzo dei Normanni la riunione del gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Ars, alla presenza del presidente del gruppo Baldo Gucciardi e del segretario regionale Fausto Raciti. Durante la riunione – si legge in una nota del gruppo – si è convenuto sulla necessità, da sottoporre al presidente della Regione e ai partiti della maggioranza, di dar vita ad un governo profondamente nuovo con una forte legittimazione politica, che nei prossimi tre anni sappia risanare i conti e rilanciare un programma di cambiamento per la Sicilia.

Aggiornamento 14: 50 “Fra oggi e domani ci sarà il vertice di maggioranza risolutivo. Anche se domani, comunque, devo andare alla Leopolda. Prima dell’Aula bisogna avere comunque la giunta pronta”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, rispondendo ai cronisti stamani a margine dell’incontro con Delrio.

Aggiornamento 14:45 “Rimpasto? Non ne parlo, non è mia competenza”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ha risposto ai cronisti chechiedevano un commento sulla crisi del governo regionale siciliano.

Aggiornamento 13.35 Da oggi via a una serie di colloqui interni ai partiti. Sembra infatti che la coalizione al completo non si rivedrà prima di domenica sera. Da lì, l’inizio della lunga nottata che portrebbe dare vita al Crocetta-ter.

Aggiornamento 13:00 “Questo rimpasto deve rappresentare un vero crocevia per la Sicilia”. Lo dichiara il capogruppo di Articolo 4 Luca Sammartino, che conferma le richieste a Crocetta del suo gruppo politico: la conferma di Reale all’Agricoltura e un secondo assessorato. “Bisogna costruire un governo – prosegue Sammartino – che abbia credibilità anche nei confronti di Roma. Serve una maggioranza granitica, in grado di assumersi responsabilità dure e di compiere scelte anche impopolari. Di certo c’è che la Sicilia deve davvero cambiare passo. Il vecchio modo di gestire la cosa pubblica, in questo periodo storico, non è più sostenibile”.

Aggiornamento 12:55 “La Sicilia ha bisogno di un governo autorevole e di discontinuità. Ed è su questa linea che va trovata urgentemente la soluzione alla crisi politica”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro aggiungendo che “non basta dire come fa Crocetta che la Sicilia non può permettersi una crisi prolungata che è già nei fatti, ma bisogna realizzare atti concreti per superarla”. Pagliaro esprime perplessità sull’ipotesi “di inserimenti nella giunta regionale, per il bilancio, di uomini che, rispondendo a Roma, difficilmente farebbero gli interessi dei siciliani”.

Aggiornamento 12:30 Crocetta questa mattina è stato impegnato dalla visita a Palermo del sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio. I due si sono visti di buon mattino. Delrio ha poi incontrato una delegazione sindacale in merito alla vertenza Ansaldo e una di sindaci.

Aggiornamento 12:25 E’ in corso la riunione del gruppo del Partito democratico con il segretario Fausto Raciti in merito al rimpasto di governo.

PALERMO – Tra l’azzeramento e il “ritocchino” le variabili sono infinite. E il puzzle che porterà a formare l’identikit definitivo del terzo governo di Rosario Crocetta è ancora da completare.

Certamente, nelle ultime ore sono stati compiuti dei passi avanti. Almeno su uno dei percorsi finora più accidentati: quello del rapporto tra il presidente e il suo partito, il Pd. O con una parte di esso. Il clima, i toni infatti appaiono diversi rispetto a quelli degli ultimi mesi. Quelli della contrapposizione chiara, manifesta, a volte durissima. Adesso, di discute. Anche ieri sera si sono confrontati Crocetta e il segretario Fausto Raciti, oltre ai deputati Gucciardi e Lupo. Da lì è emersa la richiesta del partito: un azzeramento vero. Totale. Dodici facce nuove. O poco meno. Già, perché Crocetta su alcuni punti non vuole negoziare. Lucia Borsellino e Linda Vancheri non si toccano, insomma. E a dirla tutta, nemmeno tra le fila del Pd c’è una particolare preclusione per le due assessore. Ma il resto, va cambiato.
Resta da risolvere in qualche modo il “nodo-Scilabra”. Crocetta ha difeso apertamente l’operato dell’ormai ex assessore alla Formazione, ma non ha chiaramente confermato la Scilabra in quell’assessorato. Così, prende forma l’indiscrezione diffusa negli ultimi giorni, che vedrebbe un cambio di delega per una delle ormai poche superstiti del primo governo Crocetta (con Borsellino, Vancheri e Valenti). A difendere, ma con relativo entusiasmo la posizione della Scilabra è il Pdr, attraverso le parole del capogruppo Picciolo: “Nelli è la persona giusta in quel settore. Ma la sua conferma dovrà essere ‘a termine’ finché non avrà compiuto la riforma della Formazione”. Al di là del caso specifico, però, gli uomini di Totò Cardinale ribadiscono la propria richiesta di un governo forte, autorevole, politico. Anche se Crocetta ha escluso la presenza di deputati in giunta: “Me lo hanno chiesto gli stessi partiti” ha rivelato. Indicando una delle caratteristiche della giunta che verrà. Oltre alla componente femminile, ovviamente: “Metà della giunta sarà composta da donne”.
Tra queste, potrebbe esserci Patrizia Valenti. L’Udc infatti intende riproporre i nomi dei due uscenti. Oltre all’attuale vicepresidente e assessore alla Funzione pubblica, anche Nico Torrisi alle Infrastrutture. Una richiesta che però potrebbe cozzare con quella volontà espressa dal Pd di riformare completamente l’esecutivo. Di certo c’è che il clima tra Crocetta e centristi non è dei più sereni. Già nella nottata di mercoledì infatti, non sarebbero mancate le tensioni tra il segretario regionale Pistorio e il governatore, durante il vertice di maggioranza. E ieri, le frecciate di Crocetta allo stesso Pistorio (“Io e lui la penseremo sempre in modo diverso sui governi Cuffaro e Lombardo”) hanno contribuito ad alzare la temperatura dei rapporti. Ieri, infatti, il colloquio bilaterale è andato poco al di là del saluto.
Ma non è serenissimo nemmeno il rapporto tra Crocetta e Articolo 4. O quantomeno la dialettica è molto vivace in queste ore. Anche perché la forza politica di Leanza e Sammartino ha chiesto, oltre alla conferma di Reale all’Agricoltura, un secondo assessore, forte dei numeri all’Ars, dove il gruppo ha raggiunto la soglia degli undici deputati e rappresenta oggi la seconda forza di maggioranza, dopo il Pd. Crocetta a questa ipotesi non avrebbe chiuso del tutto. Ma i margini sono strettissimi. Anche perché dal canto suo, il Megafono si starebbe rassegnando a rinunciare a Michela Stancheris, ma spinge per la conferma di Calleri all’Energia: “Bisogna garantire continuità in un settore così delicato” ha commentato il deputato Antonio Malafarina. Una delle poche certezze sembra legata al Bilancio: la casella sarebbe appannaggio di un tecnico di alto profilo che sarà concordato con Roma, come già accaduto in passato.
Una cosa è certa. Crocetta oggi non potrà presentare al sottosegretario Delrio, in visita a Palermo per controllare i conti della Regione e la spesa dei Fondi europei, la nuova giunta. E i tempi si starebbero dilatando un po’. Domani il gruppo parlamentare del Pd si riunirà. Il capogruppo Gucciardi illustrerà ai deputati la posizione del governatore di fronte alle richieste del partito. Sabato vertice dell’Udc. Probabile che la stretta finale arrivi i primi giorni della prossima settimana. Non a caso il governatore ha fissato per martedì la data “buona” per varare la nuova giunta e presentarsi con questa a Sala d’Ercole. Se si tratterà di un esecutivo tutto nuovo, o del vecchio governo sottoposto al “ritocchino” si saprà solo nelle prossime ore.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI