Il derby di Caruso e Musumeci: | "Chi vince vince, sia una festa" - Live Sicilia

Il derby di Caruso e Musumeci: | “Chi vince vince, sia una festa”

I due grandi attori a tutto campo
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Tuccio Musumerci

“Il derby deve essere solo una festa”. Uno slogan che come una pallina da tennis ha fatto avanti e indietro tra Palermo e Catania e viceversa. Uno slogan che gridano anche gli attori Tuccio Musumeci e Pino Caruso. Il primo è catanese, il secondo palermitano. Live Sicilia gioca il derby in anticipo e approfitta della simpatia e disponibilità dei due personaggi, che per impegni lavorativi e non solo, non guarderanno il big match allo stadio Massimino. Il calcio d’inizio lo batte Musumeci che esordisce così: “Io di calcio non ne capisco nulla. Però quando c’è il derby mi interesso e soprattutto tifo per…nessuno. Sì, vi spiego. A Catania sono molto amato, a Palermo anche, quindi mi auguro che finisca 5-5 e una bella stretta di mano. Cinque gol li fa il Palermo e cinque il Catania. Non vi dico 0-0 perché se no la gente che va a fare allo stadio?. Allora 5-5”.

Replica Caruso. Anche lui non vede nessun vincitore, anzi, vede lo sport, vede la Sicilia, trionfare. “L’occasione è unica per dimostrare all’Italia che Catania e Palermo sono due piazze civili. Nel derby deve trionfare la civiltà. Il risultato è secondario, la partita deve essere uno strumento che permetta ai palermitani e catanesi di confermarsi grandi popoli. Deve trionfare solo il nome Sicilia, e basta. Ce ne freghiamo del risultato – aggiunge il buon Pino – io proporrei a catanesi e palermitani di stringersi la mano e guardare la partita insieme. Facciamo come nel rugby, un bel terzo tempo”.

Un altro tema che Livesicilia propone ai due, è l’arte, o meglio il teatro. Superiore quello catanese, o quello palermitano?. “Devo ammettere che ultimamente il teatro palermitano sta facendo grandi cose – sostiene Musumeci – io ho iniziato al Biondo, e la mia stagione l’ho inaugurata proprio nel noto teatro palermitano. Avverto che i palermitani sono molto più interessati al teatro rispetto ai catanesi, c’è tanta affluenza durante i miei spettacoli nel capoluogo”. Caruso: “Non c’è assolutamente differenza. Io sono stato quest’anno il collante dei due teatri con due spettacoli che hanno fatto il tutto esaurito, sia a Catania che a Palermo. Sono molto simili. Non credo ci sia differenza”. Si passa ad un argomento scottante, quello politico. Entrambi hanno un’idea comune: “Male sia a Catania che a Palermo. Dobbiamo migliorare, ma di molto. Siamo messi male”. Si passa al cibo. Musumeci ama la cucina palermitana: “Ci sono tante specialità, anzi, la cucina ‘rosanero’ è più ricca rispetto a quella catanese. A Palermo ci sono tanti piatti, a Catania un po’ meno. Il cibo etneo però è piuttosto prelibato, ottimo”. Caruso anche in questo round, vede pareggio: “Ognuno ama la propria cucina. Sia quella palermitana che catanese è molto gustosa. Ma del resto l’intera cucina siciliana è straordinaria. Anzi lo sai che vi dico, mi sta venendo fame, vi saluto e grido, forza Catania e forza Palermo”.

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