Il duo "LuCra" e le ambasce del Pd - Live Sicilia

Il duo “LuCra” e le ambasce del Pd

Lumia: "Attenzione alle strumentalizzazioni"
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Antonello Cracolici

Antonello Cracolici

“’La notizia di un’indagine nei confronti del presidente della Regione getta un’ombra pesante sulla Sicilia. È dovere e responsabilità di ognuno, innanzitutto del presidente della Regione come della magistratura, fare piena chiarezza su questa vicenda’. Lo dicono Giuseppe Lupo, segretario regionale del PD e Antonello Cracolici, presidente del gruppo parlamentare del PD all’Ars, a proposito della notizia riguardante un’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa nei confronti del presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo”.

E’ lo striminzito comunicato del Pd alla ferale notizia. La nota stampa giunge alla mail della redazione alle 12.27, ora del crollo delle mura democratiche. La notizia dei guai giudiziari del presidente e della sua presunta consorteria era stata stampata, nero su bianco, dall’Ansa alle 9.08.
Tre ore e diciannove minuti – se il calcolo non è errato – per scervellarsi e straziarsi di sospetti e accuse. Tre ore e diciannove minuti per partorire un bignamino dell’ovvio, che avrebbe perfino fatto arrossire Arnaldo Forlani, campione mondiale della banalità. Tre ore e diciannove minuti – immaginiamo – a riflettere sulla patata bollente e arroventata servita su un piatto di spine dai segugi della “Repubblica”. Tre ore e diciannove minuti a rimirarsi nelle palle degli occhi cracoliciane e lupesche, in un reciproco atto di sgomento: e ora che diciamo, e ora che scriviamo? Data per acclarata la buonafede, come narrare al pubblico, moderato o forcaiolo,  la contiguità tutta politica a un governatore indagato per mafia? Come raccontarla a un popolo molto sensibile sul tema, assai delicato – “di pancia”, più che di intelletto – su argomenti siffatti? Come uscire dalla tagliola di una situazione al limite di ogni limite che si concretizza a tradimento nel mezzo del cammin delle riforme? Dalle posizioni talvolta estreme della galassia legalitaria ad una velenosa polpa grigia di mafiosità e dintorni da sbocconcellare e trangugiare fino in fondo. Giuridicamente parlando, le indagini faranno il loro corso. Ma lo scoop è di quelli – come scrive il duo “LuCra” (Lupo+Cracolici) – che gettano un’ombra inquietante, su cui fare piena chiarezza. Solo che, probabilmente, a qualche malvagio potrebbe venire in mente il seguente e balzano sospetto: che i primi vocati alla luminosità di intenti, per esempio circa la natura dei rapporti “riformisti” con la giunta, dovrebbero essere proprio loro.  Sì, Cracolici e Lupo. Perché il boomerang mediatico che di riflesso potrebbe turbare i sonni dei conducatores dei democratici sarebbe il figlio legittimo di troppa opacità politica complessiva. Date chiarezza e chiarezza vi sarà data.

Solo Giuseppe Lumia, di solito velocissimo nei comunicati,  fin qui, mostra idee nitidissime e fulgido corso d’azione. Nel dubbio, nemmeno risponde al telefono.

Ps. Giuseppe Lumia, infine si è fatto sentire: “Se i fatti verranno confermati anche per il Presidente Lombardo vale la presa di posizione che ho avuto nei confronti di casi simili: chi sbaglia paga”. Lo dice (fonte Ansa) il senatore del Pd Giuseppe Lumia secondo cui “é chiaro pure che in questo momento riforme come quella dei rifiuti facciano saltare in aria i vecchi sistemi di potere. Potrebbe, quindi, esserci una strumentalizzazione, ma ciò non può esimere Lombardo e la politica dal fare chiarezza”. “Nella lotta alla mafia – aggiunge – non si possono fare sconti. E’ importante che Lombardo chiarisca e se dai fatti emergeranno rapporti consapevoli con esponenti di Cosa nostra non c’é dubbio che i siciliani dovranno avere la possibilità di scegliersi, con elezioni anticipate, il futuro presidente della Regione. Appena le carte saranno disponibili, quindi, bisognerà leggerle e valutarle con attenzione. Allo stesso modo sul piano penale: se la Procura di Catania valuterà come fondate le accuse bisognerà trarne le debite conseguenze e Lombardo per primo dovrà assumersi le sue responsabilità”.

Chiarezza, chiarezza, chiarezza.


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