"Il Festino non chiude" | Ma è polemica sui disabili - Live Sicilia

“Il Festino non chiude” | Ma è polemica sui disabili

Il Festino è trascorso. L'amministrazione comunale fa il punto della situazione. Tutti soddisfatti, ma è polemica con le forze dell'ordine.

Un investimento da 490mila euro che ha dato lavoro a 1204 persone, fruttato più di 300mila avventori entusiasti per le strade della città ed oltre 100mila da casa attraverso la dirette streaming ed i video su Youtube. Ecco come è stato visto il 388° Festino di Santa Rosalia da parte della giunta comunale secondo quanto riferito dal sindaco Orlando e dagli assessori convenuti alla conferenza stampa organizzata stamattina per fare il punto sull’evento insieme al direttore artistico Sandro Tranchina e ad alcuni dei ragazzi che hanno collaborato alla realizzazione, a pochi giorni dalla sua conclusione. “È accaduto quello che volevamo – ha detto Francesco Giambrone, assessore alla Cultura – ognuno dei palermitani ha portato con sé negli occhi la propria soggettiva immagine di ciò che più lo ha colpito del Festino e nel cuore le storie dei nuovi santi che abbiamo proposto”.

Un Festino che è rientrato sotto il tetto di spesa previsto soprattutto grazie all’inedita rete di collaborazioni tra comune, l’Accademia delle Belle Arti ed il Conservatorio di Palermo. “Questa rete virtuosa – ha continuato l’assessore – continuerà e si rafforzerà con impegni che andranno oltre al Festino. Se non avessimo usato questo sistema di messa in rete della voglia di fare di tutti, che ha fatto sì che molti collaboratori lavorassero accontentandosi di semplici rimborsi spese, mettere in piedi uno spettacolo del genere sarebbe costato circa due milioni di euro, e invece sono stati spesi solamente 451 mila euro ai quali ne vanno aggiunti altri 39 mila, che sono stati impiegati per gestioni collaterali come il servizio di protezione civile”.

E già si pensa al prossimo anno. Da settembre, infatti, si inizierà a lavorare per il Festino 2013 insieme alle professionalità che hanno garantito il successo dell’ultima edizione, senza il nodo dei tempi ridotti che hanno condizionato inevitabilmente l’ultima edizione, già definita last minute dal sindaco Orlando. “La nostra scelta vincente – ha concluso Giambrone – è stata quella di puntare tutto sulla città, investendo per rimettere in moto l’economia palermitana. Continueremo su questa linea, infatti, gli uffici del Festino, aperti per l’occasione ai cantieri culturali della Zisa rimarranno funzionanti, anche perché a settembre riprenderemo a lavorare per fare in modo che il Festino diventi un momento importante per la promozione turistica della città in Italia ed all’estero. Non accadrà più di vedere i carri abbandonati in giro per la città, anzi, cercheremo di recuperare per quanto possibile quelli da tempo parcheggiati in villa Giulia, che saranno portati anch’essi ai cantieri della Zisa, magari anche in vista di un futuro museo del Festino”.

Non è mancata, tuttavia, una nota polemica relativa all’organizzazione delle forze dell’ordine da parte del direttore artistico dell’ultimo Festino, Sandro Tranchina. “Volevo ringraziare – ha detto Tranchina – tutti i ragazzi che si sono spesi per la riuscita dell’evento. Abbiamo in cantiere anche un video, che si trova ancora in montaggio, con il quale racconteremo alcune storie dei cosiddetti santi d’oggi ed una Palermo diversa. Ringrazio particolarmente i ragazzi dei Cardinals, squadra locale di football americano recentemente laureatasi campione d’Italia, che hanno svolto il servizio d’ordine a protezione dei portatori di handicap con estremo zelo sopperendo alle carenze di una questura che non è stata completamente all’altezza della situazione, non tanto per gli uomini impiegati, ma nelle figure preposte all’organizzazione, che cadevano facilmente nel panico e che addirittura ci avevano sconsigliato di far assistere al Festino i disabili, che, nonostante tutto, sono riusciti per la prima volta a godersi un Festino da protagonisti”.

Commosso il sindaco Leoluca Orlando, che ha parlato di un’emozione pari a quella della nascita di un figlio e di un Festino che, anche rispetto a quelli passati organizzati dallo stesso sindaco nelle sue precedenti esperienze di governo della città, mai come quest’anno non ha puntato i riflettori su un singolo protagonista. “Non è stato il Festino del grande artista – ha detto Orlando – né del carro o dei babbaluci, è stato un Festino per la cui organizzazione abbiamo parlato più dei palermitani che dell’evento, mescolando il punto di vista di chi organizza con quello di chi lo vive”.

 


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