Il flop del Cluster, Caleca: | “Ecco tutte le spese” - Live Sicilia

Il flop del Cluster, Caleca: | “Ecco tutte le spese”

L'assessore presenta in commissione all'Ars il carteggio col dirigente Cartabellotta, dopo la falsa partenza della manifestazione. "Pubblicheremo anche i nomi dei beneficiari. E voglio sapere quanto ci costa Manpower". Il 23 maggio all'Expo giornata dedicata a Falcone

PALERMO – Circa 250mila euro per l’allestimento del cluster, più altri 95 mila euro circa per consulenze per la definizione, realizzazione, gestione e supervisione del palinsesto degli eventi. Questi gli impegni contrattuali effettuati nel periodo di preparazione dell’Expo dal 1 novembre al 30 aprile 2015 dalla Regione come capofila del Cluster Biomediterraneo. Il dato è contenuto nella risposta del responsabile unico del Cluster Nino Cartabellotta alle richieste avanzate nei giorni scorsi dall’assessore all’Agricoltura Nino Caleca. È stato lo stesso Caleca a produrre questi dati oggi davanti alla commissione Attività produttive dell’Ars che lo ha audito a seguito dei ben noti problemi legati alla partenza del Cluster all’Expo nei primi giorni di maggio.

Il prospetto riporta dettagliatamente le spese che sono state impegnate nella fase preliminare (che si aggiungono ai circa tre milioni che sono il costo del padiglione all’esposizione milanese). Non ci sono però i nomi dei beneficiari. “Li voglio conoscere e saranno resi pubblici”, dice al riguardo l’assessore Caleca, “considero questi atti un inizio di discovery, la massima trasparenza è necessaria in tutti gli atti pubblici. Chiederò anche l’esatta definizione dei nostri rapporti con Manpower”, aggiunge l’assessore in merito al contratto che sarebbe stato stipulato con la società di lavoro interinale, e del quale non è noto l’importo.

La nota con data di ieri di Cartabellotta (che spiega nella stessa di non aver potuto rispondere prima per ragioni di salute), ripercorre la travagliata fase iniziale del Cluster Biomediterraneo (una delle due forme di partecipazione della Sicilia all’Expo), ormai famigerato anche per la nota fotografia del dirigente armato di scopa all’interno del padiglione sporco e allagato. “Alla data di inaugurazione si prendeva atto, in discordanza a quanto concordato con Expo Milano 2015, che non veniva fornito alcun servizio di pulizia degli spazi comuni del Cluster Biomediterraneo, della totale assenza di segnaletica posta in prossimità dell’area del citato Cluster, dell’assenza di collegamento internet, nonché del mancato adeguamento strutturale, già segnalato, al fine di scongiurare infiltrazioni causate dalle copiose precipitazioni di pioggia”. Disservizi che, spiega il responsabile del Cluster, non erano prevedibili, e che avevano spinto lo stesso Cartabellotta a decidere la sospensione dal 7 maggio “di ogni attività dell’area comune sino alla soluzione delle problematiche segnalate, atte a garantire la sicurezza degli operatori e visitatori. Sospensione mai avvenuta, per la nota decisione del Presidente della Regione Siciliana, a seguito di rassicurazioni fornite da Expo Milano 2015 circa l’impegno a risolvere ogni disservizio e ogni criticità emersa in fase di consegna”.

Rispondendo alle note dell’assessore, inoltre, il dirigente comunica “che non è stato effettuato, ne sarà effettuato, alcun versamento connesso alle spese del Cluster Biomediterraneo, di cui alla convenzione siglata dall’Assessore regionale pro tempore e dall’Amministratore Delegato di Expo 2015 in data 17 settembre 2014, in assenza di interlocuzioni in tal senso” con lo stesso assessore.

Alla lettera è allegato il prospetto dei versamenti effettuati dalle aziende e dai comuni sul conto corrente dedicato e quello relativo agli impegni contrattuali effettuati nel periodo di preparazione dal 1 novembre al 30 aprile 2015. I versamenti degli espositori nel conto corrente del Cluster ammontano a circa 460 mila euro.

Quanto ai costi per la fase preparatoria, la realizzazione e gestione del portale incide per 40 mila euro, così come la progettazione esecutiva degli interni dei quattro chioschi e del padiglione aggiuntivo per la realizzazione del mercato mediterraneo e dell’area istituzionale B2B. I lavori all’interno dei chioschi, inclusi gli arredi, costano 80 mila euro, poco meno di 40 mila la “realizzazione grafica” del Cluster Biomediterraneo. Ci sono poi 14.640 euro per il documento valutazione rischi, sicurezza sul lavoro, igiene e sicurezza (Haccp) connessa alla somministrazione alimenti e bevande; 16.592 euro di noleggio frigoriferi; 13mila euro per schermi digitali e 8mila per i montaggi elettrici. E poi altri 94.800 euro per prestazione di servizi per la definizione, realizzazione, gestione e supervisione del palinsesto degli eventi che si svolgeranno durante Expo nello spazio del Cluster, inclusi tra l’altro la gestione della comunicazione delle aziende e dei territori e l’elaborazione di materiali video e multimediali. Tutti i dati saranno pubblicati sul sito internet.

Restano critiche le opposizioni, in particolare i 5 Stelle. “Ormai ci siamo, almeno miglioriamo l’esposizione e cambiamo quello che oggi sembra un mercatino. Diciamo a tutto il mondo che c’è una Sicilia sostenibile dal punto di vista ambientale. Staremo a vedere”, commenta Giancarlo Cancelleri, che ha apprezzato però che l’assessore abbia portato in commissione i tabulati delle spese. “Restiamo critici sulla doppia partecipazione che duplica spesso eventi. Era meglio puntare solo sul Cluster”, aggiunge l’esponente grillino.

In commissione Caleca ha annunciato che il 23 maggio tutto l’Expo sarà dedicato al ricordo di Giovanni Falcone per il “No mafia day” e che in serata ci sarà una trasmissione in Eurovision dal cluster Bomediterraneo, il tutto in collaborazione con la Fondazione Falcone.


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