Il giallo dei fondi Asp 3 |Udienza il prossimo 7 dicembre - Live Sicilia

Il giallo dei fondi Asp 3 |Udienza il prossimo 7 dicembre

Sindacalisti del Fenasp sul piede di guerra, indagato Scavone, ma per lui la Procura ha chiesto l'archiviazione.

INCHIESTA DELLA PROCURA
di
2 min di lettura

CATANIA – L’appuntamento è per il prossimo 7 dicembre, l’udienza è attesissima, si celebra undici anni dopo le denunce degli esponenti della Federazione nazionale aziende sanitarie private (Fenasp), sul sistema di gestione dei budget dell’Asp 3, una delle principali aziende sanitarie della Sicilia.

Indagato eccellente con l’accusa di abuso d’ufficio e falso è l’ex manager Antonio Scavone, per il quale, però, la Procura ha chiesto l’archiviazione.

I sindacalisti Nello Torrisi e Felice Merotto (nella foto), rappresentanti del Fenasp, avevano denunciato “disparità di trattamento tra le varie strutture convenzionate, oggi accreditate per l’assegnazione dei budget”. I denuncianti lamentavano che dal 2001 al 2005, nell’assegnare i budget, cioè le cifre di cui potevano disporre le strutture convenzionate, i vertici dell’Asp “non avevano tenuto in alcuna considerazione le esigenze dei cittadini che chiedevano servizi e quelle dei centri convenzionati che dovevano erogare le prestazioni”.

In pratica è accaduto che l’Asp 3 ha avuto, nel settore della specialistica, delle economie di gestione che non sarebbero state ridistribuite, i soldi, secondo il sindacato Fenasp, dovevano essere ripartiti all’interno del comparto per pagare le prestazioni eseguite in extra budget, cioè il lavoro fatto oltre il budget predisposto dall’Asp. Si tratta di circa 27milioni di euro. Che fine hanno fatto questi soldi? “Il consulente della Procura – si legge nella richiesta di archiviazione – non ha potuto in alcun modo individuare l’effettiva destinazione delle economie realizzate negli anni oggetto di indagine giacché la documentazione acquisita presso l’Asl 3 non consente in alcun modo di ricostruire l’eventuale impiego di tali risorse da parte dell’Asl 3 di Catania con la conseguenza, sul piano penale, dell’impossibilità di contestare all’odierna persona indagata un impiego delle stesse effetto da eventuale illiceità. Ne consegue – conclude la Procura – che anche per tale ipotesi di reato deve richiedersi l’archiviazione per infondatezza della stessa”.

“Riteniamo, quale parte offesa – spiegano i sindacalisti del Fenasp – che se l’Asp non ha consentito di ricostruire la legittimità dell’impiego dei fondi, le indagini debbano proseguire e il dibattimento possa essere il luogo utile in cui verificare ogni cosa. Non bisogna dimenticare che, a causa della mancata distribuzione del budget, molte strutture sono fallite o sono sul lastrico. Su queste basi – concludono i sindacalisti – chiediamo il rinvio a giudizio”.

Scavone ha sempre sostenuto di aver agito correttamente e, sino a questo momento, la Procura ha accolto le sue tesi difensive ritenendo insussistente alcuna accusa a suo carico.

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI