Il giallo di Terrasini e le indagini| Si scava nella vita di "Mike" - Live Sicilia

Il giallo di Terrasini e le indagini| Si scava nella vita di “Mike”

L'abitazione di Mercurio Nepa a Terrasini

L'autopsia scioglierà i dubbi sulla morte di Mercurio Nepa, trovato senza vita in casa sua

TERRASINI (PALERMO) – Un passato burrascoso con tante ombre. E adesso, la sua morte è avvolta nel giallo. E’ ancora fitto il mistero sulla fine di Mercurio Nepa, l’italoamericano di 84 anni trovato senza vita nella sua abitazione di Terrasini, nel Palermitano.

La macabra scoperta lunedì mattina, quando il suo badante è entrato in casa, in via Venezia 7, e l’ha trovato morto, immobilizzato su una sedia della camera da letto. A bloccarlo sarebbero stati dei cerotti sulle gambe, ma sul corpo non sono stati rilevati segni di violenza e non c’erano tracce di sangue.

A fare ipotizzare agli investigatori l’ipotesi di una rapina sfociata in omicidio, anche la casa trovata completamente a soqquadro: tutte le stanze erano state passate al setaccio, qualcuno potrebbe aver cercato di impossessarsi di qualcosa di prezioso, essendo a conoscenza della vita agiata di Nepa, conosciuto da tutti come Mike. Un nome che aveva fatto scrivere anche sul numero civico accanto al portone: la palazzina di tre piani in cui abitava per poche settimane all’anno, quando lasciava Detroit per andare in vacanza, era interamente di sua proprietà.

Sulla porta, nessun segno di effrazione, un aspetto che infittisce il giallo su cui i carabinieri di Carini e di Terrasini, coordinati dalla Procura, stanno cercando di far luce sentendo anche amici, parenti e familiari a Terrasini della vittima. Alcuni parenti hanno raccontato il passato turbolento di Mike e gli accertamenti investigativi hanno fatto venire a galla la denuncia della guardia di finanza e il sequestro dei beni di alcuni anni fa: nella sua abitazione le fiamme gialle avevano trovato polizze di assicurazione sulla vita, quote di fondi d’investimento e denaro contante per oltre 135 mila euro. Nepa era stato assolto e gli era stato restituito il patrimonio, quattro anni dopo. 

Per decenni aveva vissuto a Detroit e tra il 2002 e il 2010 avrebbe concesso prestiti per oltre 65 mila euro a privati e commercianti, che poi si sarebbe fatto restituire applicando tassi d’interesse compresi tra il 40 e il 675% annui. Denunciato da una presunta vittima e difeso dall’avvocato Giovanni Infranca, i giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Palermo l’avevano assolto. La Procura aveva chiesto una condanna a tre anni e la sentenza di assoluzione non è stata appellata. Durante il processo erano state interrogate altre persone che avevano negato rapporti con Mercurio Nepa ed erano finite sotto accusa per favoreggiamento.

La persona che aveva sporto denuncia è stato ritenuto inattendibile dai giudici, mentre alcune presunte vittime hanno dichiarato che l’uomo non chiedeva niente, solo la restituzione del capitale. Una vicenda che ha sconvolto la cittadina alle porte di Palermo e sulla quale farà chiarezza ciò che emergerà dall’autopsia. L’esame sarà effettuato in Medicina Legale, al Policlinico e sarà eseguito in mattinata. 


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