PALERMO – Adesso è ufficiale: tutte le schede di una sezione di Rosolini e una parte di quelle di Pachino non si trovano più. E il riconteggio disposto dal Cga non si può fare. Come LiveSicilia aveva anticipato venerdì, il giallo delle elezioni regionali a Siracusa non si potrà risolvere: dopo il ricorso presentato da Giuseppe Gennuso contro l’elezione di Pippo Gianni, sancita da 93 voti di scarto, la prefettura di Siracusa si è arresa di fronte alla sparizione di diversi plichi. E adesso Gennuso rilancia: “Posso anticipare – scrive in una nota – che ci rivolgeremo anche alla Direzione investigativa antimafia di Catania per denunciare quel che è accaduto. Tutto questo per far capire che qualcosa di anomalo c’è stato nello scrutinio delle elezioni Regionali dell’ottobre scorso”.
A complicare la situazione c’è un fatto messo nero su bianco dalla stessa prefettura: l’anomalia, secondo il funzionario Salvatore Fortuna, si è verificata dopo la pronuncia del Cga che ha disposto il riconteggio. “Le buste – scrive Fortuna – sono andate irrimediabilmente perdute in conseguenza di un allagamento verificatosi il 20/11/2013 dei locali adibiti ad archivio di questo tribunale, ove le stesse erano custodite”. “Se le schede elettorali ed i verbali delle elezioni Regionali del 2012 sono finite in discarica – afferma l’ex parlamentare – c’è da aspettarsi di tutto. Sono molto preoccupato, perché i plichi elettorali sono finiti nell’immondizia dopo l’ordinanza del Cga che ha stabilito la verifica in 16 seggi della provincia di Siracusa”. L’ex parlamentare regionale ha annunciato l’intenzione di chiedere la ripetizione della consultazione elettorale.

