CATANIA- Il giorno di Carmelo Zuccaro è arrivato, il nuovo Procuratore Capo si insedierà il 29 giugno alle 11.45. Un giorno importante per l’ufficio etneo, è il riconoscimento delle capacità acquisite durante una vita di lotta alla mafia.
CONTINUITA’- Carmelo Zuccaro è stato ed è una delle menti più brillanti dell’Ufficio inquirente etneo. E’ stato lui a coordinare, durante le gestioni di Vincenzo D’Agata, Giovanni Salvi e Michelangelo Patanè, le indagini più delicate.
Zuccaro è stato cuore pulsante delle indagini più importanti portate avanti dalla Procura di Catania, scelto dai Procuratiori per le sue qualità di giurista puro e di altissimo profilo.
E’ stato al fianco di Giovanni Salvi e Michelangelo Patanè nelle operazioni che hanno inflitto colpi micidiali alla criminalità organizzata e ai colletti bianchi.
ONESTA’ E CAPACITA’- Raffinato e appassionato. Zuccaro si lascia guidare dalla ragione e non dall’istinto. Qualunque scelta procedurale è determinata esclusivamente dal diritto. Lontano dai salotti buoni, dai club service, dai circoli, Zuccaro è come fosse un “Papa straniero” a Catania. Non si è mai legato ai centri di potere, né è venuto in contatto con loro, non presenzia a pranzi e cene nelle quali si celebra il sistema Catania, non ha amici né parenti da sistemare o da proteggere.
E’ un giudice libero e di questo Catania ha bisogno.
RIORGANIZZAZIONE- Il Palazzo di Giustizia di Catania soffre per difficoltà strutturali e una cronica carenza di personale. La strada tracciata al fianco di Giovanni Salvi e Michelangelo Patanè adesso potrà essere portata avanti e l’Ufficio sicuramente saprà stringersi attorno al nuovo procuratore per proseguire nell’impegno che ha fatto di Catania un modello di contrasto alla criminalità organizzata che spicca a livello nazionale.
PASSAGGIO DI CONSEGNE- Si conclude il periodo di reggenza di Michelangelo Patanè, magistrato che si è distinto per il lavoro rigoroso portato avanti alla guida della Procura etnea. Non si contano le operazioni di contrasto alla mafia, i sequestri effettuati con la Dia, le maxi operazioni concluse con Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia.