PALERMO – Il governo regionale punta al rilancio dell’Ast. La Partecipata regionale, alle prese con uno stato di crisi conclamato nel 2022, non sarà chiusa. L’Esecutivo guidato da Renato Schifani spazza via le voci funeree che in questi mesi si sono rincorse sul futuro dell’azienda e opta per una nuova iniezione di liquidità. Il governo ha infatti previsto una norma ad hoc per l’Azienda siciliana trasporti nella legge di stabilità 2024-2026, appena approvata dalla Giunta.
Venti milioni per l’Ast
L’Ast godrà di una ricostituzione di capitale che porterà nelle sue casse venti milioni di euro nei prossimi tre anni. Dieci milioni saranno stanziati nel 2024, gli altri dieci nel biennio successivo. Il tutto a una condizione: la Finanziaria approvata a Palazzo d’Orleans, infatti, stabilisce che bisognerà prima approvare il piano industriale della società, con l’affidamento in house di alcune tratte del trasporto pubblico locale. L’Ast, quindi, continuerà nella sua mission anche se Palazzo d’Orleans sta pensando a una realtà più piccola.
“Ast strategica”
La Partecipata regionale viene ritenuta “strategica” dal governo Schifani. Palazzo d’Orleans, davanti alla crisi e alle difficoltà di una società con spese di personale superiori ai trenta milioni all’anno, intende comunque “garantire la continuità aziendale”. Il tutto in attesa della definizione dei bilanci 2021 e 2022, dai quali si conoscerà lo stato di salute aggiornato dei conti. Le casse di Ast, intanto, potranno contare su nuova linfa. Una inversione di tendenza nei trasferimenti dalla Regione che negli ultimi anni avevano subito una lieve contrazione: dai 23 milioni del 2017 ai 21,5 del 2022.
Il nuovo bando sul trasporto pubblico locale
Le risorse straordinarie decise dal governo saranno collegate anche alla necessità di rinnovare il parco autobus. All’orizzonte, infatti, c’è il mega bando di gara che nel giugno 2024 proverà a fare ordine sul trasporto pubblico locale in Sicilia. Nei piani di Palazzo d’Orleans l’Ast, la cui assemblea dei soci ad aprile ha rinnovato la fiducia al Cda con la nomina di Giovanni Giammarva a presidente, dovrebbe occuparsi con un affidamento ‘in house’ delle tratte meno appetibili per gli operatori privati. Una operazione che, vista la proprietà unica in mano alla stessa Regione, consentirebbe di non incappare nei vincoli dettati dalle regole sulla concorrenza del mercato portando la storica società di trasporti fondata nel 1947 definitivamente in carreggiata.
Ast, le reazioni della politica
L’Mpa saluta positivamente i venti milioni per Ast. “Una boccata d’ossigeno per la storica società dei trasporti siciliana che, siamo certi, permetterà di superare gli enormi disservizi registrati dagli utenti negli ultimi tempi”, dicono il capogruppo all’Ars, Giuseppe Castiglione, con i deputati Giuseppe Lombardo e Giuseppe Carta, oltre all’assessore Roberto Di Mauro. Dello stesso avviso anche il leghista Vincenzo Figuccia, che esprime “grande soddisfazione” per la norma sull’Ast.