Il grande bluff sul Catania, signor Mancini perchè?

Il grande bluff sul Catania, signor Mancini perchè?

La decisione del Tribunale. Interviene anche la LegaPro da Roma.
I CONTI CHE NON TORNANO
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CATANIA – Da parte nostra avremmo pure voluto fidarci. Anzi, fiducia è probabilmente una parola grossa. Certamente fuori luogo, visto lo scenario del quale si parla. Ma (non a torto) la titubanza sull’evolversi della vicenda ci ha sempre frenati e (in queste condizioni) l’entusiasmo non l’abbiamo minimamente preso in considerazione.

Il Tribunale è ormai deciso a promulgare la dichiarazione di decadenza della trattativa instaurata dal signor Benedetto Mancini a proposito dell’acquisizione del ramo d’azienda del Calcio Catania.
Una storiaccia quella che si è compiuta infangando per l’ennesima volta il nome del Calcio Catania.
Tutto assurdo. Pazzesco. Grottesco.

Il bluff che si è tramutato in presa in giro con continui rinvii sulla firma del rogito e che oggi trasforma quei “problemi tecnici” in un autentica debacle morale. Perché signor Mancini? Perchè non aver parlato chiaramente? Perché non aver spiegato che la vicenda era tutt’altro che messa in cassaforte? Quelle parole sciolte in assoluta sicurezza all’uscita del notaio dieci giorni fa, oggi assumono un sapore beffardo. Di grande amarezza. A riascoltarle, ti arriva un fendente dritto allo stomaco.
Perchè signor Mancini? Perchè si è preferito scappare dalla verità?
A quale scopo? 

La sorte del Catania è stata giocata sulla scorta di presunti versamenti e frasi alla “stiamo per aggiustare tutto”. Non è più rabbia. Oggi c’è solo tanta amarezza nel vedere come si riesca sempre ad umiliare una storia che va ben oltre il gioco del calcio. Siamo al de profundis, per un tessuto socio-economico-politico che ha chiaramente scelto di farsela alla larga.

La nota del Tribunale

Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che

  • in data odierna i curatori fallimentari hanno comunicato ad FC Catania 1946 s.r.l. la decadenza per inadempimento all’obbligo di pagamento integrale del
    corrispettivo;
  • con distinta pec i curatori fallimentari hanno provveduto a dame
    comunicazione alla FIGC e alle LegaPro, richiedendo, ove possibile, un intervento o contributo di carattere economico finanziario straordinario da parte della LegaPro, in misura tale da consentire di coniugare l’interesse alla regolare prosecuzione del campionato in corso con gli interessi della procedura fallimentare;
  • in esito alle su indicate determinazioni, i curatori fallimentari relazioneranno al Tribunale di Catania in ordine alla permanenza delle condizioni economico- finanziarie per il mantenimento dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda.

La Lega è perentoria

La LegaPro, in relazione al caso del Catania, fa sapere di aver risposto al Collegio dei curatori fallimentari – che ha chiesto alla stessa Lega e alla Figc un contributo economico straordinario da parte – spiegando che “tenuto conto che ogni intervento finanziario straordinario da parte della Lega Pro potrebbe essere disposto solo in ‘parita’ di sistema’, si ritiene di non poter accedere all’ipotesi di erogazione di un contributo”. “Se avessimo acconsentito a tale richiesta – spiega la Lega presieduta da Francesco Ghirelli – avremmo operato una disparita’ di trattamento nei confronti degli altri club alterando la regolarita’ del campionato”. La Lega Pro, inoltre, sottolinea come il comunicato del Tribunale di Catania sia stato diffuso nel pomeriggio, dopo che la risposta, negativa, alla richiesta dei curatori fallimentari era gia’ stata inviata. Ora per il Catania la situazione e’ sospesa fino ad una decisione del Tribunale sul mantenimento o la revoca dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico d’azienda, che porterebbe alla esclusione del club dal campionato di serie C. 


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