Il grido d'allarme dei sindaci siciliani giunge fino a Roma

Il grido d’allarme dei sindaci siciliani giunge fino a Roma

Commenti

    Un’occhiata a come certi sindaci spendono i soldi pubblici, no?

    I bilanci dei comuni sono una fonte di spreco e la spesa è fuori controllo, poiché gli amministratori devono soddisfare le richieste dei cittadini. I Sindaci chiedono che lo Stato Centrale ascolta le loro richieste, a partire dal fondo dei crediti esigibili, questa richiesta è giusta, poiché i debitori dei comuni sono per il 90% i cittadini, però deve essere accompagnata anche da una norma che autorizza i comuni nella possibilità di fare dei saldi e stralci per i debiti che hanno i cittadini e/o delle rateizzazioni senza sanzioni per il pregresso fino al 31/12/2020. Altresì si deve fare una riforma che tolga ai Comuni la gestione dei rifiuti, a partire dalla erogazione del servizio fino alla riscossione del tributo, cioè la gestione totale deve essere affidata ad un ente sovra comunale.

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Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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