La Lega Nazionale Dilettanti ha annunciato l’ammissione in soprannumero dell’ FC Messina dei Franza al torneo di quinta serie. Come previsto, i peloritani beneficeranno di un turno di sosta nel prossimo fine settimana. Esordio programmato in trasferta a Palazzolo Acreide il prossimo 14 settembre. Tre giorni dopo la “prima” al San Filippo contro il Rosarno.
Dopo tre mesi di annunci e rinvii, interessamenti e dietrofront si è avverato quello che in tanti temevano. La Federazione ha scelto il FC Messina come rappresentante della città nel campionato di serie D. Ieri è arrivato il parere positivo della Commissione provinciale sull’ordine e la pubblica sicurezza, che ha dato il via libera ai Franza. E così oggi la LND ha pubblicato il girone I con il Messina diciannovesima squadra.
Domani o al massimo giovedì inizieranno gli allenamenti. Il neo-allenatore Gaetano Di Maria assicura che la sua squadra sarà in grado di non sfigurare anche contro gli avversari più attrezzati. Oggi la città è spaccata in due. Da una parte il FC Messina già al lavoro in vista dell’imminente inizio del torneo di serie D. Dall’altra i tifosi che, delusi e rassegnati, hanno assistito alla conclusione di una vicenda nata con la mancata iscrizione, da parte della società dei Franza, della squadra in B e culminata con un’iscrizione alla serie D che ha soddisfatto pochi. Un mese fa la Procura della Repubblica di Messina ha anche aperto un’inchiesta sulla gestione del calcio messinese e sul repentino e misterioso dietrofront che aveva visto due società, quella di Emanuele Aliotta e quella di Gianmario Cazzaniga, prima impegnate e poi “disinteressate” all’eventuale Lodo Petrucci.
La Federazione, nei giorni scorsi, ha scartato le altre società che avevano fatto richiesta di iscrizione alla serie D. Sia l’Acr Messina di Giovanni Carabellò che lo Sporting Messina di Giuseppe Rodi non sono state, infatti, giudicate in possesso di un piano industriale idoneo.
Chiara la posizione espressa dai principali capi club: “I supporters hanno sempre rispettato una propria etica, dimostrandosi civili anche quando la proprietà ha tenuto comportamenti a dir poco discutibili. La nostra correttezza – hanno rimarcato – si è trasformata in un boomerang ed al danno si è aggiunta la beffa”. Motivo per il quale i sei club ancora esistenti nei prossimi giorni si riuniranno per valutare l’ipotesi di un definitivo scioglimento. Allo studio una protesta clamorosa, che potrebbe concretizzarsi in un pieno supporto al Camaro, che milita in Eccellenza con ambizioni di primato e si propone come alternativa al FC.
di Gabriella Cerami