Il mistero delle multe cancellate| Di Peri: "Infangati gratuitamente" - Live Sicilia

Il mistero delle multe cancellate| Di Peri: “Infangati gratuitamente”

Dopo il servizio di Striscia la notizia
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“Il servizio di Striscia la Notizia ha infangato gratuitamente a livello nazionale il corpo dei vigili urbani di Palermo, attualizzando una vicenda che risale a cinque anni fa, e sulla quale si erano già espressi l’allora questore di Palermo, Giuseppe Caruso, oggi prefetto, e anche la magistratura”. Il comandante dei vigili urbani di Palermo, Serafino Di Peri, non sta nella pelle, e commenta duramente il servizio mandato in onda ieri sera dal tg satirico “Striscia la Notizia”, sulle multe elevate davanti alla Questura di Palermo, e poi sistematicamente cestinate perchè attribuite, nei verbali, alla polizia di Stato.

“Se si ferma l’immagine – prosegue Di Peri -, si vede che il documento mostrato al pubblico risale a al 2005, quando era questore Giuseppe Caruso, il quale inviò al comando una nota, chiedendoci di intendere quelle vetture come ‘auto di servizio’, dal momento che se si trovavano in quella particolare zona della piazza Vittorio Veneto – in cui il transito deve essere autorizzato – va da sè che fossero lì per funzioni istituzionali”. La vicenda, in effetti, trovò spazio sui giornali già allora e, anche in quella circostanza, a sollevarla fu un dipendente del comando dei vigili: “Certo vorrei capire chi sia il ‘gancio’ contattato da Striscia, che questa volta ha deciso di metterci i piedi trincerandosi dietro l’anonimato – dice Di Peri -. Non sappiamo neanche se si tratti di un attore prestato ad interpretare una parte. Mi insospettisce anche il fatto che se un dipendente è a conoscenza di un reato, contatti ‘Striscia la notizia’ piuttosto che le forze dell’Ordine. Cinque anni fa chi sollevò quelle accuse, infatti, accettò di metterci la faccia e per questo motivo fu anche denunciato e, successivamente, condannato”.

Su quelli che potrebbero essere i motivi che hanno indotto qualcuno ad allertare il tg di Antonio Ricci, il comandante dei vigili urbani non ha dubbi: “Quest’anno abbiamo elevato 240 mila contravvenzioni – continua Di Peri -, evidentemente questo dato straordinario, frutto del lavoro eccezionale dei miei uomini, ha rotto degli equilibri, e qualcuno ha pensato bene di tirar fuori questa vicenda che non sta nè in cielo nè in terra, con un fine prettamente strumentale”.

La cancellazione di quelle multe, una quindicina in totale, resta comunque un dato di fatto, giustificato dal comandante con il riferimento all’articolo 4 della legge 689/81, in base alla quale “non risponde delle violazioni amministrative chi abbia commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima”. Il servizio di Stefania Petyx, poi, parla di canali preferenziali destinati ai ricorsi presentati per le multe elevate nei confronti dei familiari dei dirigenti del comando: “Posso assolutamente garantire – spiega Serafino Di Peri – l’assoluta correttezza del mio dirigente, il dottor Galatioto, una persona corretta e adamantina, il cui operato non è mai uscito fuori dai binari della più assoluta onestà”.


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