Il Palermo fa poker col Bologna - Live Sicilia

Il Palermo fa poker col Bologna

Dodicesima vittoria casalinga, la quindicesima stagionale e un sogno europeo ancora vivo. Palermo-Bologna sta tutta qui. Troppa la differenza di tasso tecnico tra le squadre di Ballardini e Papadopulo per mettere in discussione una vittoria rosanero strameritata e che proietta il Palermo verso la sfida col Milan con il morale alle stelle.

Non era scontato così come recita il risultato di 4-1 questo successo dei rosa su un Bologna in condizioni disperate e con assenze di un certo peso come Miccoli e Simplicio. Il Palermo contro gli emiliani ha dimostrato la maturità e la mentalità giusta per dare concretezza alla voglia di Europa che si respira in città e dentro lo spogliatoio di Liverani e compagni. La prima tappa che porta al traguardo del campionato è stata vinta con la giusta umiltà e determinazione; doti indiscutibilmente necessarie per continuare a coltivare certe ambizioni. Il ko della Fiorentina e la vittoria sofferta della Roma contro il “piccolo” Lecce sono segnali che fanno ben sperare i rosa che adesso sono chiamati a dare continuità alla striscia positiva di sei incontri iniziata l’8 marzo con la Fiorentina e interrotta solo dalla sconfitta col Chievo.

Tornando al match col Bologna, squalifiche e infortuni hanno costretto Ballardini a schierare i suoi con un 3-4-1-2 con Kjaer, Carrozzieri e Bovo centrali di difesa e un centrocampo folto in cui gli esterni Cassani e Balzaretti hanno fatto da pendolo accanto a Liverani e Migliaccio, più Tedesco in posizione di trequartista e con la fascia di capitano al braccio. Miccoli, costretto a sedersi in panchina dall’influenza ha lasciato il posto in attacco a Succi, accanto al bomber Cavani. Papadopulo, di ritorno al Barbera da avversario dopo l’esonero in settimana di Mihajlovic ha risposto con un 3-5-2 dove Terzi, Belleri e Moras hanno protetto la porta difesa da Colombo, in mezzo Volpi ha diretto l’orchestra emiliana affiancato da Mudingayi, Zenoni, Amoroso e Valiani. In avanti la coppia Marazzina-Di Vaio.

I rossoblu, in disperate condizioni di classifica, pur iniziando con piglio autoritario, hanno sofferto la migliore organizzazione del collettivo rosanero che è apparso in grado di poter gestire la gara senza affanni sin dall’avvio. La gara si è messa subito in discesa per gli uomini di Ballardini che grazie a uno svarione difensivo al 6′ hanno sbloccato il risultato con un’autorete di Belleri che ha messo alle spalle del suo portiere un cross teso di Giovanni Tedesco che aveva provato a servire Succi appostato sul dischetto del rigore.

L’1-0 ha messo benzina nel serbatoio dei rosanero che cinque minuti dopo hanno sfiorato il raddoppio in due occasioni con Cavani che prima ha scaricato il suo destro sull’esterno della rete bolognese, poi ha concluso un bel contropiede costringendo Colombo al corner. Il Bologna è apparso confuso, incapace di liberare i suoi uomini al tiro se non dalla distanza con esiti da dimenticare. Il pressing alto di Tedesco, Succi e Cavani ha più volte creato problemi alla retroguardia rossoblu. Così per il Palermo è stato facile facile accompagnare la gara verso il successo che poteva essere più rotondo già nella prima frazione di gara se la traversa non avesse negato la gioia del gol a Succi al 24′. A ricordare ai rosanero di evitare cali di attenzione ci ha pensato il vicecapocannoniere del campionato Di Vaio che al 35′ ha impegnato Amelia con un destro indirizzato sotto la traversa. Ma il portierone rosanero ha smanacciato in angolo. Il Palermo, imparata la lezione, ha finito in crescendo il primo tempo trascinato da un Tedesco indiavolato e un Liverani in grande giornata. E a un giro orologio dall’intervallo è arrivato il meritato raddoppio della banda di Ballardini. Su un corner di Liverani si è scatenata una mischia a un metro dalla linea di porta su cui Kjaer è stato il più svelto a infilare la palla del 2-0.

Nella ripresa Papadopulo ha mandato in campo Marchini e Osvaldo al posto di Belleri e Marazzina ma la musica non è cambiata. Il Palermo ricomincia la gara da dove aveva lasciato, gestendo il possesso palla a centrocampo e pungendo in avanti con il dinamismo di Cavani e Succi alle spalle dei quali Tedesco ha dato l’anima sia in fase offensiva che di copertura. Proprio il capitano di giornata al 12′ della ripresa ha lasciato il posto a Hernandez tra gli applausi del Barbera. Due minuti dopo Papadopulo mette dentro la terza punta, Adailton, per dare più incisività all’attacco. Ma è il Palermo a colpire ancora con Succi, l’eroe di San Siro, che scaraventa in rete un assist al bacio di Cassani per un 3-0 che non ammette repliche. L’ex ravennate fa giusto in tempo a segnare prima di lasciare il posto a Savini. Il finale di partita è scoppiettante con il Bologna che attacca a testa bassa, trova il gol del 3-1 con un colpo di testa di Di Vaio, ma viene travolto dalle ripartenze di Hernandez (bravo a costringere Volpi al fallo da espulsione nel finale ndr) e Cavani che per imprecisione non trovano la via del poker fino al ’92 quando l’uruguagio festeggia il tredicesimo sigillo personale mettendo alle spalle si Colombo un invitante assist di Hernandez. Finisce con un copione già visto al Barbera: i rosanero in festa al centro del campo e gli avversari che lasciano il rettangolo di gioco a testa bassa. Il sogno continua.


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