Il Palermo nel deserto viola - Live Sicilia

Il Palermo nel deserto viola

Una partitaccia. Una gara orrenda. Vince il Palermo che ha avuto il merito di giocarla meno peggio. L'approccio di Devis Mangia è concreto, alla pane e salame. D'altro canto il buon Devis fa le nozze con i fichi secchi.
due a zero sulla Fiorentina
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Una partitaccia. Una gara orrenda. Vince il Palermo che ha avuto il merito di giocarla meno peggio. L’approccio di Devis Mangia è concreto, alla pane e salame. D’altro canto il buon Devis fa le nozze con i fichi secchi. I rosa contro i viola hanno potuto schierare un centrattacco iscritto all’albo solo nel secondo tempo, grazie all’ingresso del convalescente Pinilla. Per fortuna, Fabrizio Miccoli sta invecchiando bene e Josif Ilicic ha trovato una domenica con la luna dritta. Qualche fronzolo, tanta sostanza. Se lo sloveno fosse continuo – non è una scoperta – sarebbe uno splendido fromboliere. Ma il monumento lo merita Miccoli, che ha pochi minuti nei garretti ormai, perché poi si fa male.  Eppure li sfrutta a meraviglia. Bellissimo il suo gol nel deserto. Fuga. Scarto a sinistra che sembrerebbe preludere allo spreco. Invece, colpo di biliardo tra gambone di Boruc e palo.

In porta, a vigilare sul tesoro rosanero, il vigile Benussi preferito a Tzorvas. Evidentemente, le critiche al greco, dopo la sconfitta di Torino, non erano del tutto immotivate. Raggiunto il vantaggio, il Palermo ha continuato a ruminare i minuti. La Fiorentina è una squadraccia. Gilardino è l’ombra del rapace che fu. Ne avrà di pane duro da mangiare il signor Rossi se vorrà approdare a qualcosa. Delio è tornato nel suo Barbera circondato dall’affetto della sua gente. Si è preso un uragano di applausi che gli ha inumidito gli occhi.

La Viola ha tentato di arrampicarsi sugli specchi con artigli spuntati. Un tiro gagliardamente deviato da Benussi e un’altra conclusione a fil di palo e una fortuita traversucola sono il magro bottino della Fiorentina cui un pessimo arbitro ha negato un rigore che è parso solare. Ma siccome il danneggiato è stato Gilardino, memori delle porcherie precedenti, sorridiamo. Come abbiamo sorriso alla perla di punizione di Ilicic che ha chiuso una sfida mai veramente cominciata.

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