Caro Direttore,
Lei saprà certamente cosa significa “para sacchi” ma a beneficio dei lettori, dalle parti di Catania e Messina definiscono “para sacchi” chi riesce a far credere che un sacco vacante possa stare in piedi.
Da qualche mese sento parlare di civismo e campo largo.
Mi perdoni l’arretratezza culturale ma non ho ben capito a cosa questi termini fanno riferimento.
Mi sono sforzato però di comprendere dove portano se usati con mestiere.
Il campo largo così come il modello Palermo naturalmente esistono solo per gli allocchi.
Alle elezioni amministrative è stata venduta a Renzi (che mi sembrava un po’ più furbo) con la complicità di qualche dirigente locale del PD una bella patacca che hanno chiamato “campo largo” che in realtà era “campo stretto”.
Il venditore ha capito che poteva trarre profitto da una situazione paradossale: Il centro destra non aveva espresso un candidato unitario e si era diviso tra un candidato abbandonato dalla sinistra e un buontempone che aveva organizzato un reality show al posto della campagna elettorale.
Nessuna chance di vittoria, naturalmente.
Bastava quindi impedire che anche il centro sinistra mettesse il proprio candidato per arrivare al “campo stretto” che lui chiama “campo largo”.
Se sostituite, poi, cinismo con civismo trovate la spiegazione anche per questo termine.
Si è venduto senza pudore coloro che erano stati espressione del civismo (che potevano andar bene con il vecchio sistema elettorale) e li ha fatti massacrare dai candidati infiltrati nella sua coalizione ma che in realtà erano sempre appartenuti al centro destra e che avevano un elettorato di centro destra (candidati assolutamente necessari per l’effetto trascinamento).
Era una lotta impari nella quale non si poteva salvare nessuno ed infatti puntualmente dei vari Pippo Russo, Mangano, La Colla etc non ne è stato eletto uno.
Poteva mai essere esportato questo modello?
Assolutamente no, tanto che la sinistra ha fiutato la trappola e si è giocata la sua partita.
I dirigenti locali del PD imperterriti invece si sono fatti nuovamente vendere dal para sacchi un prodotto avariato.
Non mi riferisco naturalmente al povero e gentile Micari ma all’intero pacchetto su cui però questa volta nell’acquisto c’è una buona dose di consapevolezza da parte dei dirigenti locali del PD che in questa maniera pensavano di potere affermare che loro con la sconfitta non c’entravano niente.
Niente da fare, l’affondo è arrivato puntuale: “la colpa è dell’inadeguato protagonismo dei vertici siciliani dem”.
“Il modello Palermo si poteva riproporre a livello regionale ma miopie ed egoismi dei dirigenti del PD lo hanno impedito”.
Che significa? Assolutamente niente di niente! Non ha però importanza, basta dire due frasi senza senso per affermare che la colpa che i sacchi vacanti non stanno in piedi è di altri, tanto, in piena sindrome di Stoccolma, dal PD non replica nessuno.