Il poliziotto lo ammanetta |Indagato per rissa lo morde - Live Sicilia

Il poliziotto lo ammanetta |Indagato per rissa lo morde

L'agente ha rimediato una ferita guaribile in tre giorni. Sul polso era ben visibile il segno dei denti di Mariano Messina, 30 anni, che a metà aprile si dovrà presentare, assieme a Paolo Capaci, trentenne pure lui, al processo per direttissima.

PALERMO – Sarà stata la vista delle manette oppure la paura di finire in carcere. Chissà cosa sia scattato nella testa di un uomo che ha reagito mordendo il poliziotto che era intervento per sedare una rissa. L’agente ha rimediato una ferita guaribile in tre giorni. Sul polso era ben visibile il segno dei denti di Mariano Messina, 30 anni, che a metà aprile si dovrà presentare, assieme a Paolo Capaci, trentenne pure lui, davanti al giudice Bruno Fasciana per essere processato per direttissima con l’accusa di rissa e lesioni ai danni del poliziotto. Entrambi saranno giudicati a piede libero. Non è stata accolta la richiesta del pubblico ministero di obbligarli a firmare i registri della polizia giudiziaria. È passata la linea del legale della difesa, l’avvocato Giovanni Albanese.
La vicenda risale a qualche giorno fa. In via Ben Giobair, nella zona di Corso dei Mille, Messina racconta di essersi dovuto difendere dal tentato del suocero di piombargli in casa arrampicandosi fino al primo piano sfruttando la tubazione esterna. Quindi sarebbe arrivato alle mani con Capaci. Dietro la presunta rissa ci sarebbero degli evidenti dissapori familiari. Quando l’agente ha cercato di bloccare Messina ecco il morso al polso del poliziotto delle volanti. Poliziotto che in aula ha mostrato, oltre al segno dei denti, anche un certo disappunto per la mancata applicazione di una misura cautelare ai due indagati

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