PALERMO – “Nessuno tocchi il campetto di piazza Magione”. È questo il disperato appello di tanti studenti e cittadini, persone comuni che hanno deciso di giocare a calcio per 24 ore per rilanciare e salvare dall’incuria questo pezzetto di storia e di grande aggregazione sociale.
L’iniziativa “La Partita Decisiva” dell’Osservatorio Discriminazioni Palermo e del Comitato del Mediterraneo Antirazzista ha preso il via oggi a mezzogiorno e vedrà in campo studenti e cittadini che giocheranno una partita dopo l’altra, fino alla stessa ora di venerdì 1 novembre. Il motivo è semplice: salvare il campetto di calcio adiacente alla piazza inizialmente cancellato dal progetto di riqualificazione e di restyling elaborato dal Comune, per essere sostituito da un’area di sgambamento cani.
La scuola statale Ferrara e i cittadini del quartiere si sono così confrontati con l’assessore al Verde pubblico, Giuseppe Barbera, per trovare una soluzione condivisa e per stabilire, in particolare, l’utilizzo del budget di 100.000 euro che il Comune metterà a disposizione per il restyling della piazza. Il tutto, tenendo conto delle diverse componenti sociali che vivono la piazza, delle esigenze dei bambini e del mantenimento di uno spazio pubblico e gratuito per il gioco, l’aggregazione, lo sport per tutti. L’evento ha inoltre assunto significati che vanno ben oltre l’ambito prettamente sportivo, perchè quel campetto rappresenta e si trasforma, in uno spazio senza confini, dove confluiscono, stante anche la peculiare collocazione di piazza Magione nel centro storico di Palermo, migliaia di voci, colori, volti e culture appartenenti a ragazzi di qualsiasi età e provenienza che, attraverso la condivisione della passione per il calcio, determinano una splendida rappresentazione di una magica e festosa integrazione sociale.
“Chiediamo che il futuro di questa piazza – dice Massimo Castiglia tra i promotori della campagna Sport popolare in spazio pubblico – sia destinato al sociale, inteso come punto di integrazione e aggregazione per i tanti bambini e ragazzi che utilizzano questo spazio per dedicarsi allo sport, che come ben sappiamo nobilita la crescita e l’educazione dei più piccoli”.
Nell’area destinata alla riqualificazione del progetto proposta dall’amministrazione comunale, sono previsti notevoli cambiamenti: un piano di pedonalizzazione, un impianto di irrigazione, nuovi alberi, un sistema di sedute con siepi, un’area giochi attrezzata con altalene e scivoli, un’area destinata alle attività produttive, una dedicata al giardinaggio e destinata alle attività ludico-didattiche. “Il campetto di calcetto – dice Giuseppe Barbera – secondo il piano particolareggiato del centro storico, non può esistere. Il nostro intervento consisterà nel creare un collegamento con la scuola Ferrara con un’area giochi consistente, dove chi vuole, potrà giocare a calcio. Per fare ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, a partire dai residenti, i commercianti e gli studenti, sino all’assessorato delle Attività produttive”.
Secondo Biagio Fecarotta, rappresentante del Comune, “fare giocare i bambini solamente a calcio significa vincolarli ad uno sport soltanto e destinare piazza Magione all’utilizzo di un campetto di calcio, sarebbe riduttivo. Per questo motivo – dice – vogliamo proporre molto di più e giochi alternativi. Secondo noi piazza Magione potrà diventare una palestra a cielo aperto e un luogo di culto dove si potrà leggere un buon libro seduti sulle panchine. Noi vogliamo di più per i nostri cittadini”.
