Il preside del 'Cassarà' smentisce | "Nessun interrogatorio" - Live Sicilia

Il preside del ‘Cassarà’ smentisce | “Nessun interrogatorio”

"Nessuna lezione è stata interrotta e non c'è stato alcun clima di tensione".

palermo, la digos al liceo linguistico
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Il dirigente scolastico del Liceo Linguistico Statale “Cassarà”,Daniela Crimi, in merito alla notizia dell’arrivo della Dugos in istituto, precisa che “l’articolo, frutto di un comunicato dell’Usb, presenta gravi inesattezze”.

“Questa mattina, intorno alle 11, agenti della Digos si sono presentati presso l’Istituto per eseguire un ordine del magistrato titolare delle indagini relative agli episodi di danneggiamenti verificatisi a seguito delle ‘occupazioni’ – spiega il dirigente -. Si precisa che nessun allievo è stato sottoposto ad interrogatorio ma è stato solo identificato, essendo maggiorenne, eleggendo domicilio ex art. 161 c.p.p. nella stanza del Dirigente per evitare che tale identificazione avvenisse in questura o davanti la scuola”.

“I docenti che sono stati sentiti, sempre su richiesta dell’Autorità Giudiziaria, a sommarie informazioni testimoniali, non erano in servizio ed hanno tutti collaborato senza che vi fosse alcun clima di tensione e senza che nessuno sollevasse dubbi sulla loro professionalità che non è stata mai posta in dubbio, né dalle forze di polizia né dalla sottoscritta. Nessuna lezione è stata interrotta – dice ancora il dirigente -. Il testo del comunicato del responsabile regionale dell’Usb contiene attacchi all’operato delle forze di polizia, della magistratura e del dirigente attraverso la comunicazione di notizie oggettivamente non rispondenti al vero. Che l’Usb trovi inaccettabile che il dirigente scolastico, un dirigente dello Stato, abbia dato il consenso ad eseguire un ordine dell’autorità giudiziaria dimostra, quantomeno, la considerazione che lo stesso abbia delle norme che disciplinano il vivere civile”.

“Fa, inoltre, specie che l’Usb si ricordi oggi che ‘la scuola è un luogo sacro di formazione culturale ed esistenziale, in cui i genitori mandano i loro figli per studiare e formarsi’ e lo dimentichi quando la scuola è vittima di gravi danni (televisori lanciati dalle finestre e più di 6000 euro di danni) determinati da quello che viene definito un ‘dissenso pacifico’ che di pacifico ha ben poco”.

“Ci si augura che tutti coloro che risultano oggi indagati abbiano la possibilità di difendere le loro posizioni attraverso le forme di legge così come ci si augura che attacchi sconsiderati finalizzati a destabilizzare figure dello Stato non si ripetano”.

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