"Una scelta non semplice | Disponibili per la Sicilia" - Live Sicilia

“Una scelta non semplice | Disponibili per la Sicilia”

Il Pd siciliano al gran completo si è riunito questo pomeriggio al teatro Politeama di Palermo per ascoltare le parole del suo segretario nazionale, Pierluigi Bersani, giunto in Sicilia per prendere parte all'incontro dal titolo 'Prepariamo giorni migliori per la Sicilia e per l’Italia'. Appena arrivato, il segretario è subito circondato dai giornalisti. Dietro di lui, un Peppino Lupo silenzioso, che si lascia difendere dal suo leader. Bersani sa bene quanto sia spinoso affrontare il tema del Lombardo quater in terra di Sicilia. Infatti attacca il centrodestra, sì. Ma accanto alle parole d'accusa confessa, circa la giunta: “Queste non sono mica scelte semplici, eh?”.
Bersani e la giunta Lombardo
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Il Pd siciliano al gran completo si è riunito questo pomeriggio al teatro Politeama di Palermo per ascoltare le parole del suo segretario nazionale, Pierluigi Bersani, giunto in Sicilia per prendere parte all’incontro dal titolo ‘Prepariamo giorni migliori per la Sicilia e per l’Italia’. Appena arrivato, il segretario è subito circondato dai giornalisti. Dietro di lui, un Giuseppe Lupo silenzioso. Bersani sa bene quanto sia spinoso affrontare il tema del Lombardo quater in terra di Sicilia. Infatti attacca il centrodestra, sì. Ma accanto alle parole d’accusa confessa, circa la giunta: “Queste non sono mica scelte semplici, eh?”.

Così il Pierluigi nazionale si è districato nei meandri della politica regionale, proprio a partire dalle ultime dichiarazioni del ministro Prestigiacomo, che ha accusato Lombardo di essersi alleato col Pd soltanto per salvarsi dalle inchieste giudiziarie. “Qui il problema non si chiama Lombardo – ha detto Bersani – il problema si chiama Sicilia e si chiama fallimento del centrodestra. Il centrodestra – ha aggiunto il leader pidino – per favore non punti il dito contro nessuno, perché ha fatto tutto lui. Ha tradito gli elettori e ha lasciato nel vuoto politico una Regione che ha un sacco di problemi. Noi abbiamo dato, nei limiti in cui potevamo, una disponibilità per la Sicilia e per i siciliani, una disponibilità programmatica a una giunta fatta da persone responsabili”. Poi Bersani, si diceva, ha ammesso: “Queste non sono mica scelte semplici, eh? Dentro il partito ne abbiamo discusso molto. Poi uno può scegliere di tirarsi fuori o di impegnarsi nei limiti del possibile per dare una mano a questa Regione”.

Ma Bersani dal Politeama di Palermo ha approfittato per commentare anche gli ultimi avvenimenti di politica nazionale. Così, sulla nomina del futuro ministro per lo Sviluppo economico, il leader dell’opposizione ha detto: “Quando arriverà credo non troverà neanche il Ministero, perché in 5 mesi è stato fatto a pezzi, nell’incuria generale per i problemi veri che si chiamano lavoro, attività economiche e produttive”. Sullo stesso tema, Bersani ha lanciato il j’accuse contro l’assenza della politica: “non sarà facile – ha detto – recuperare tutto il tempo perso, vedremo se avremo un ministro in grado di occuparsi di un po’ di crisi aziendali, perché fino ad oggi per l’incontro con Fincantieri, ad esempio, c’erano solo i funzionari ad incontrare società e sindacati”.

Sulla legge elettorale, infine, Bersani attacca con moderazione, evita di invocare il ritorno alle urne e si limita ad un: “Noi abbiamo detto ‘se siete in una crisi politica andate in Parlamento e dire la verità, ossia che questa coalizione di centrodestra si è frantumata e non é in grado di guidare il Paese’. Dopodichè vediamo”.


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