Il Punto nascite non chiude| Deroga fino al 31 dicembre - Live Sicilia

Il Punto nascite non chiude| Deroga fino al 31 dicembre

Il sindaco Calanna: “Solo una soluzione tampone, se l’ospedale non viene potenziato”

BRONTE – Il Punto nascita oggi non chiuderà. Deroga concessa fino al 31 dicembre. È la notizia tanto attesa, giunta sul gong, ufficializzata ieri dal primo cittadino Graziano Calanna. Il Dipartimento per la pianificazione strategica dell’Assessorato alla Salute ne ha infatti dato comunicazione al Direttore generale dell’Asp di Catania, facendo così tirare un momentaneo sospiro di sollievo a tutto il versante nord-ovest dell’Etna. “A seguito delle evidenze rappresentate dal sindaco – si legge nella nota – con particolare riferimento alle difficoltà della viabilità nel periodo invernale, questo Assessorato ha avanzato nuovamente istanza di deroga alla chiusura del Punto nascita di Bronte al Ministero della Salute. Fermo restando – continua – che la struttura deve garantire gli standard di sicurezza previsti dalla normativa, requisito fondamentale per la continuazione del servizio”.

Una soluzione tampone però che di certo non risolve un problema le cui radici affondano nel necessario potenziamento dell’intera struttura ospedaliera. È il pensiero condiviso all’unanimità dal sindaco Calanna, dal suo predecessore, Pino Firrarello, e dal presidente del Comitato cittadino “No alla chiusura del Punto nascita”, Biagio Venia. Due le urgenze a cui far fronte per far sì che a dicembre non si ritorni al punto di partenza: la ripresa degli interminabili lavori di ristrutturazione che durano ormai da otto anni e che hanno condannato l’Ostetricia a passare da reparto di eccellenza a una sorta di minireparto con appena sette posti letto, insufficienti a raggiungere i 500 parti annui; l’aumento del personale medico ad oggi sottorganico, con il turno di notte che vede la presenza in ospedale del solo medico di pronto soccorso e la reperibilità di anestesista e pediatra.

Prossimo passo per difendere sia il Punto nascita che l’intero ospedale sarà l’incontro che si terrà a Roma il 7 ottobre tra Calanna e il sottosegretario di Stato alla Salute, Vito De Filippo. Audizione questa alla quale parteciperà anche l’on. Anthony Barbagallo, accanto al sindaco di Bronte in questi mesi di lotta. A quest’ultimo e all’assessore regionale Baldo Gucciardi vanno i ringraziamenti del primo cittadino “per aver accolto le richieste mie e dell’intero territorio”. Per Calanna è infatti arrivato il momento di “sedersi a un tavolo e fare un ragionamento serio su questo ospedale”. “Necessario – continua – fare chiarezza, cioè che ci si dica che cosa si vuole e non si vuole mantenere, ma ciò che si vuole mantenere deve essere potenziato di mezzi, strumenti e personale”.

A fargli eco Biagio Venia il quale, a nome del Comitato cittadino, annuncia che chiederà formalmente all’Assessore alla Sanità di venire a Bronte per constatare di persona le condizioni del Castiglione-Prestianni e “dire le intenzioni della Regione nei confronti del nosocomio”. “In passato – aggiunge Venia – abbiamo già ottenuto una proroga, ma se l’ospedale non viene potenziato la proroga non serve a nulla e da Roma nessuno si prenderà la responsabilità di darne una più lunga”.

Partita ancora aperta dunque. Saranno i prossimi tre mesi a decidere il destino di un Punto nascita attorno a cu gravita un comprensorio montano di circa cinquantamila abitanti.

 

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