Il risveglio e il dolore | Catania piange i suoi eroi - Live Sicilia

Il risveglio e il dolore | Catania piange i suoi eroi

di Melania Tanteri, Fernando M. Adonia, Laura Distefano, Anthony Distefano, Roberta Fuschi. Morti due Vigili del Fuoco. Deceduto anche il proprietario dell'immobile.

LA TRAGEDIA
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20 min di lettura

CATANIA –  È una tragedia. Un’esplosione, dovuta probabilmente ad una fuga di gas, si è verificata nel cuore del centro storico catanese. In un edificio di via Sacchero 8, poco prima di piazza Palestro. Si tratta di una bottega adibita a deposito di bici. Sarebbero almeno tre le vittime. Tra questi due Vigili del Fuoco – Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico – e il proprietario dello stabile, Giuseppe Longo. Altri due pompieri sono rimasti feriti. GUARDA LE FOTO

19.50  I vigili del Coordinamento provinciale Vigili del fuoco di Catania scrivono una lettera ai colleghi.

“​Care/i colleghe/i, oggi ci è difficile dire, parlare scrivere. Siamo affranti e ci rendiamo conto che non ci sono parole per esprimere il tremendo dolore che ci ha afflitto in questo funesto giorno”, si legge nella missiva firmata dal Coordinatore FP Cgil, Salvatore Di Dio. “I nostri Dario e Giorgio non sono più tra noi; i nostri compagni di mille giorni passati insieme al lavoro, in caserma, sull’APS, a dividerci il pane, la fatica, la gioia, non saranno più con noi. Tutto questo per noi è inaccettabile. Non ci si crede ancora”, si legge. “Immaginiamo il dolore delle famiglie che non  vedranno più i loro mariti, i loro padri, i loro figli; ripetiamo, tutto ciò è agghiacciante. Questo è il momento di stringerci tutti nel nostro dolore, di stringerci ai familiari dei nostri amati colleghi; un solo Corpo, una sola anima. – si legge- Quale coordinamento FP CGIL Vigili del Fuoco di Catania dobbiamo fare ammenda dell’accaduto; non si può andare al lavoro  e non ritornare più. Il lavoro deve essere dignità, libertà, sicurezza; il nostro, poi, è altruismo, passione; non si può accettare che sia disgrazia. Dobbiamo pretendere più attenzione, più risorse, più formazione”. “Auguriamo a Marcello e Giuseppe di guarire presto; abbiamo bisogno di voi, della vostra abnegazione, della vostra professionalità, del vostro coraggio. Dario e Giorgio, voi, come Vincenzo, siamo sicuri, siete già vicini a noi, siete il sesto uomo delle nostre partenze, siete le nostre coscienze, i nostri angeli custodi. Profondo cordoglio alle famiglie dei nostri Dario e Giorgio e alla comunità dei Vigili del Fuoco tutti”, conclude.

18.21 Il bollettino medico diramato dai medici del Garibaldi. L’evento traumatico subito il 20 marzo dai due uomini appartenenti al Corpo dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Catania, ha determinato in tutti dei traumatismi che si diversificano per sede ed intensità. Le condizioni cliniche sono in atto in stato evolutivo e pertanto la prognosi rimane riservata. Per quanto concerne il vigile Cannavò è sottoposto a sedazione neurologica e ventilazione meccanica sia per l’entità delle lesioni polmonari subite sia per la protezione d’organo che necessita di una ventilazione controllata e di manovre terapeutiche endoscopiche. Per quanto concerne il capo squadra Tavormina si stanno operando un approfondimento della diagnostica clinica e strumentale necessaria al fine di stabilire la possibilità di ulteriori interventi medici ed eventuali trattamenti chirurgici.

14.00. È stato sentito dalla squadra mobile di Catania uno dei vicini di casa di Giuseppe Longo, il 75enne morto carbonizzato dall’esplosione per una fuga di gas nella sua casa di Catania assieme a due vigili del fuoco e ferendone altri due. CONTINUA A LEGGERE 

13.45. E’ in corso in Prefettura un vertice sui tragici fatti avvenuti la notte scorsa.

13.26. Il Calcio Catania condivide il dolore e la tristezza dell’intera città di Catania a seguito dell’esplosione che ha causato lutti, ferimenti e devastazione in via Garibaldi. Ai familiari delle vittime ed ai colleghi dei Vigili del Fuoco caduti durante la missione, sincere condoglianze.
In occasione di Catania-Paganese, in programma domenica 25 marzo alle 14.30 al “Massimino”, il Calcio Catania richiederà alla Lega Italiana Calcio Professionistico l’autorizzazione ad osservare un minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio e ad apporre sulle maglie rossazzurre una fascia in segno di lutto.

13.07. Nell’attività dei vigili del fuoco ieri sera a Catania ci sarebbe stata “una cattiva valutazione dei fatti” e avrebbero “lavorato su una porta pensando non fosse collegata allo stesso locale già saturo di gas”. E’ l’ipotesi della Procura che ha indagato per disastro colposo e omicidio colposo plurimo Marcello Taormina, 38 anni, capo della squadra dei vigili del fuoco coinvolti nell’esplosione di una palazzina a Catania. La Procura non ha ancora disposto l’autopsia in attesa di accertamenti tecnici preliminari.

12.55. E’ indagato per disastro colposo e omicidio colposo plurimo Marcello Taormina, 38 anni, capo della squadra dei vigili del fuoco coinvolti nell’esplosione di una palazzina a Catania, in cui sono morti due suoi colleghi e un quarto è ricoverato con lui nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi. Per la Procura è un’iniziativa dovuta prima di compiere atti irripetibili che confluiranno nell’inchiesta.

12.30. All’obitorio dell’ospedale Vittorio Emanuele è giunto intanto il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Giuseppe Verme, che ha rivolto il suo personale cordoglio ai familiari delle vittime.

12.05. L’ospedale Garibaldi emanerà, nel corso della giornata, altri due bollettini medici sulle condizioni dei due feriti.

11.30. La manifestazione regionale di Libera in corso di svolgimento a Catania, “Terra”, è iniziata con l’invocazione dei nomi delle due “vittime del dovere”, i vigili del fuoco Grammatico e Ambiamonte.

11.20. Il giorno in cui verranno officiati i funerali dei due Vigili del Fuoco, verrà proclamato anche il lutto cittadino. La notizia è confermata da Palazzo degli Elefanti.

11.10. Pintaudi (Primario ospedale Garibaldi): “Le condizioni dei due Vigili del Fuoco feriti sono in evoluzione ma non stabilizzate. Le prognosi restano riservate e sono ricoverati in Rianimazione”. Giuseppe Cannavò e Marcello Taormina sono i due pompieri rimasti gravemente feriti nell’esplosione.

11.00. Il capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco Gioacchino Giomi è a Catania per portare ai familiari dei due pompieri morti nell’esplosione avvenuta ieri sera la vicinanza e il dolore di tutti i vigili del fuoco.
La squadra dei pompieri era intervenuta per la segnalazione da parte di una persona di una fuga di gas nel centro storico cittadino, in via Garibaldi, in un locale adibito alla riparazione di biciclette. I cinque uomini – ricostruisce il comando generale dei Vigili del fuoco – dotati di esplosimetro, si sono avvicinati all&rsquoingresso dell&rsquoattività e hanno constatato la presenza del titolare all&rsquointerno. A quel punto la squadra si apprestava ad entrare, quando veniva investita dall&rsquoesplosione.
Con riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di stampa, sottolinea ancora il comando generale, si precisa che non emergono al momento elementi che indichino un innesco provocato dall&rsquoesterno per l&rsquouso di attrezzature da parte dei vigili del fuoco. Sono in corso gli accertamenti per stabilire la dinamica dell&rsquoevento.
I due vigili del fuoco morti sono Dario Ambiamonte di anni 40 e Giorgio Grammatico, di 36, mentre i feriti in modo grave sono il caposquadra Marcello Tavormina e il vigile Giuseppe Cannavò, ricoverati all&rsquoospedale Garibaldi di Catania.

10.38 Novità sul fronte delle indagini. Uno dei vicini di casa che ha allertato i vigili del fuoco è stato sentito come testimone dalla Squadra Mobile. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro e dal sostituto Aliotta.

10.16 I tecnici dell’Enel stanno verificando tutti gli impianti delle palazzine della zona di via Garibaldi per verificare se ci siano state conseguenze dopo la deflagrazione.

10.15 Il cordoglio dei vigili del fuoco. Dolore dei vigili del fuoco per la perdita dei due colleghi e per il civile che hanno perso la vita ieri sera per l’esplosione avvenuta a Catania in un locale adibito alla riparazione di biciclette. La squadra era intervenuta per la segnalazione da parte di una persona presente sul posto di una fuga di gas nel centro storico cittadino, in via Garibaldi. La squadra di cinque uomini, dotati di esplosimetro, si è avvicinata all’ingresso dell’attività e, constatando la presenza del titolare all’interno, si apprestava ad entrare, quando veniva investita dall’esplosione. Con riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di stampa, si precisa che non emergono al momento elementi che indichino un innesco provocato dall’esterno per l’uso di attrezzature da parte dei vigili del fuoco. Sono in corso gli accertamenti per stabilire la dinamica dell’evento. Nella deflagrazione perdevano purtroppo la vita i vigili del fuoco Dario Ambiamonte di anni 40 e Giorgio Grammatico di anni 36, oltre al titolare dell’attività. Restavano feriti in modo grave il caposquadra Marcello Tavormina e il vigile Giuseppe Cannavò, ricoverati all’ospedale Garibaldi di Catania. Il capo del corpo nazionale Gioacchino Giomi è arrivato questa mattina a Catania per portare il conforto ai familiari delle vittime e per visitare i colleghi feriti.

9.58 “Non esiste, non è possibile, perchè era una squadra preparata e ogni vigile del fuoco sa che non si usa in questi casi. Lo hanno visto prendere la motosega e hanno fantasticato, è tutto un film di fantascienza che qualcuno ha costruito”. Così Andrea Platania, 65 anni, da cinque in pensione dopo 40 al lavoro da caposquadra dei vigili del fuoco a Catania, esclude che nell’intervento di ieri sera i suoi colleghi abbiano utilizzato una motosega. “E’ pazzesco, da querela – aggiunge mentre con altri colleghi aspetta notizie sui due pompieri ricoverati all’ospedale Garibaldi – hanno visto prendere la motosega e hanno pensato che l’abbia poi usata, mentre in realtà la stava semplicemente spostando. I colleghi stavano utilizzando l’esplosimetro, un apparecchio che serve a misurare la percentuale di rischio esplosioni, quando c’è stata la deflagrazione da dentro verso fuori. Sono stati vittime innocenti e incolpevoli di quello che è accaduto dentro la palazzina”. (ANSA)

9.56 Il Dipartimento della Protezione Civile esprime il più “sincero cordoglio per la scomparsa di Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico, i due Vigili del Fuoco deceduti a seguito dell’esplosione avvenuta ieri sera all’interno di uno stabile a Catania. I due erano intervenuti sul posto per una fuga di gas segnalata dal proprietario dell’appartamento, rimasto vittima anche lui dell’incidente”. Nel porgere le più “sentite condoglianze ai familiari delle persone coinvolte”, il Capo del Dipartimento, Angelo Borrelli, rinnova la “stima e l’apprezzamento per il ruolo e lo spirito di abnegazione che caratterizza il lavoro degli uomini e delle donne della Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, struttura operativa fondamentale del Servizio Nazionale della Protezione Civile, che con dedizione operano ogni giorno per la sicurezza ed il soccorso dei cittadini”. Il Dipartimento della Protezione civile è “vicino anche ai due colleghi feriti, ricoverati presso l’ospedale Garibaldi di Catania, con l’augurio di una rapida e completa ripresa”. (ANSA).

9.53 “Lo scoppio è stato come un terremoto. E’ stata una scena terribile. Ho visto i corpi di tre persone a terra. Mi spiace per le due vittime. Non si poteva far nulla, si poteva solo guardare. I soccorsi sono arrivati immediatamente”. A parlare è Giuseppe, 27 anni, titolare di una cartoleria – internet point di fronte il luogo dell’esplosione. Al momento dell’esplosione stava per chiudere il negozio. “Non so descrivere quello che ho visto. E’ stata – ha aggiunto – una scena bruttissima vedere tre corpi a terra”. (ANSA).

9.30. La Polizia locale continua a presidiare il sito. Si attendono i tecnici per gli ulteriori accertamenti del caso e sulle condizioni strutturali degli stabili interessati dall’esplosione.

9.19 Non si parla d’altro davanti al numero 325 di via Garibaldi, a Catania, dove ieri sera una esplosione ha provocato la morte di tre persone, due vigili del fuoco ed un 75enne, e il ferimento di altri due pompieri.
L’esplosione si e verificata nella bottega dove abitava l’anziano che riparava biciclette. “Era una brava persona – afferma una pensionata che lo conosceva di vista – quando passavo di qui lo salutavo e lui rispondeva”. Davanti al luogo dell’esplosione un piccolo capannello di persone commenta l’accaduto parlando sia di un incidente dovuto ad una fuga di gas sia ad un intento suicida dell’anziano. “Ho sentito l’esplosione – dice un signore – ho pensato che si trattava di una una bombola di gas. Sono venuto subito qui a vedere ma non mi hanno fatto passare”. Di fronte c’è un laboratorio di tavola calda. Il titolare ieri e stato avvertito da una telefonata che c’era stata una esplosione davanti alla sua bottega: “sono corso subito qui a vedere – dice – ma fortunatamente non abbiamo avuto danni”. Davanti al negozio la gente parla e tra i presenti uno ricorda che “un ragazzo che si e’ fatto aggiustare la bici diceva che la vittima si lamentava perché era malato. Il dottore gli aveva dato 4 giorni di vita.
Diceva ‘che campo a fare..”. Si parla anche dei vigili del fuoco, qualcuno dice che avrebbero usato una motosega che avrebbe provocato l’ esplosione. “Non è possibile”, replica un signore piccato perché, spiega, “loro sanno come intervenire in questi casi”. (ANSA).

9.19 Sono diventate maggiormente critiche nella notte le condizioni di salute di uno dei due vigili del fuoco ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi, diretto dal dottore Sergio Pintaudi. E’ Giuseppe Cannavò, di 38 anni, che ha una grave lesione polmonare. Restano critiche, ma non è in pericolo di vita, le condizioni dell’altro pompiere, Marcello Tavormina, 38 anni, che ha riportato un trauma cranico.

9.17 “Stavano tentando di rianimare un vigile del fuoco. E’ stato scioccante vedere questa scena. L’ambulanza dei rianimatori e’ stata ferma per più di mezz’ora, mentre più operatori si sono alternati a praticare il massaggio cardiaco. Poi l’hanno portato in ospedale. Non so come e’ andata a finire”. E’ il racconto di Girolamo Gaudesi, 38 anni, palermitano, che sta trascorrendo un periodo di vacanza in una casa a 50 metri di distanza dal luogo dell’esplosione della casa a Catania. “Ho visto tutto dal balcone. Sono sceso di corsa, sono stato uno dei primi ad assistere – aggiunge – ho visto tanto fumo nero. Ho visto i primi soccorsi degli operatori del 118 a due vigili del fuoco che erano stati trascinati in sicurezza. Ho visto che praticavano loro il massaggio cardiaco, ma forse erano già morti. Le altre vittime le hanno caricate su un furgoncino per le onoranze funebre”.

9.15. Il Governatore Musumeci: “A nome personale e dell’intera giunta di governo voglio manifestare il più sentito e vivo cordoglio ai familiari delle vittime e l’augurio di pronta guarigione per i due feriti ricoverati in ospedale”.

9.00. Confermato il sequestro dello stabile. Proseguono le indagini della Procura della Repubblica di Catania.

8.30.La vita ci riserva cose inaspettate, prima ci fa conoscere due persone stupende piene di vita che riempiono di gioia le nostre giornate, poi in un istante li porta via lasciando un vuoto incolmabile nei nostri cuori. Fratelli miei è stato un onore prestare servizio con voi, continuerò a fare il nostro lavoro con amore come ho sempre fatto , perché so che da lassù due angeli ci guardano e ci proteggono. Non vi scorderemo mai”. Santo Re – Segretario provinciale Conapo – Vigili del fuoco.

8.16 “Ero vicino al nostro mezzo di trasporto, perché dovevo prendere degli attrezzi, quando ho sentito la violenta esplosione: non ho visto cosa è accaduto prima, ma dopo la scena à stata drammatica. Non la dimenticherò mai”. Così il pompiere rimasto illeso nell’esplosione del piano terra di una palazzina a Catania agli investigatori che lo hanno sentito. L’uomo, il quinto componente l’equipaggio che ha il ruolo di autista, è ancora sotto choc per l’accaduto.

8.15 Indagini di periti che saranno nominati dalla Procura cercheranno di capire l’esatta dinamica dell’esplosione al piano terra di una palazzina di via Garibaldi che ha provocato la morte dell’uomo che viveva in quella casa e di due vigili del fuoco e il ferimento grave di due loro colleghi. Al momento l’unica certezza è che l’esplosione è stata dall’interno verso l’esterno, come dimostra anche la porta d’ingresso che la deflagrazione ha fatto ‘volare’ per alcuni metri prima di ‘cadere’ su un’auto posteggiata. La squadra, con 5 uomini in servizio, era arrivata su segnalazione di una fuga di gas di un vicino, che ha poi avrebbe detto di avere visto un pompiere con una motosega in mano. Ma anche se l’avesse usata non è detto che le scintille abbiamo causato l’esplosione perché è stata dall’interno verso l’esterno. E’ più probabile che la causa sia da ricercare dentro la casa dopo la squadra mobile ha trovato e sequestrato tre bombole di gas Gpl. Nelle ricostruzioni possibili non si esclude neppure la tesi del suicidio, ma l’uomo potrebbe anche essere svenuto per un malore o per l’esalazione del gas che ha saturato l’ambiente comprimendo le parete e spingendo verso l’esterno. Sarà l’inchiesta della Procura di Catania, diretta da Carmelo Zuccaro, a fare chiarezza su dinamica ed eventuali responsabilità. Oggi potrebbero essere dati gli incarichi per l’autopsia sui tre corpi.

8.00. Le operazioni di soccorso sono andate avanti per tutta la notte. Si è scavato tra le macerie e transennata l’area.

7.49 Silenzio assordante. La gente passa e si fa il segno della croce, anche chi è in auto. Dei tavelloni di legno sono messi a mo’ di porta sugli ingressi di via Garibaldi e via Sacchero a Catania, nel piano terra dello stabile dove ieri sera c’è stata una violenta esplosione che ha provocato la morte dell’uomo, un 75enne, che viveva nella casa, e di due vigili del fuoco, e il ferimento grave di altri due pompieri.
Sulle ‘tavole’ un foglio che ufficializza il sequestro di quella parte dell’immobile disposto dalla Procura di Catania che ha delegato le indagini alla squadra mobile della Questura.
Durante la notte i vicini di casa sono potuti tornare nelle loro abitazioni, a conclusione dei lavori e dei sopralluoghi dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza e bonificato la zona.

7.47 Restano gravi le condizioni dei due vigili del fuoco rimasti feriti nell’esplosione avvenuta in una casa di casa che ha provocato la morte di due loro colleghi, Dario Ambiamonte, di 40 anni, e Giorgio Grammatico, di 38, e della persona che viveva in quella abitazione, Giuseppe Longo di 75 anni. I due pompieri sono ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi, diretto dal dottor Sergio Pintaudi. Uno ha riportato un importante trauma polmonare, l’altro un trauma cranico con la teca avvallata e ferite varie.

7.00. Nel corso della notte, il comunicato della Società Trapani Calcio che “esprime il proprio cordoglio alla famiglia di Giorgio Grammatico, il vigile del fuoco trapanese scomparso tragicamente nell’esplosione avvenuta a Catania.
Classe 1981, Giorgio Grammatico è cresciuto nelle giovanili granata ed è stato attaccante del Trapani Calcio dal 2000 al 2004 nel campionato di Eccellenza”.

01,22. “Onore ai 2 Vigili del Fuoco Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico caduti nel compimento del dovere, oggi, nell’esplosione per fuga gas avvenuta a Catania. RIP”, questo il post sul gruppo Fb nazionale In memoria dei vigili del fuoco d’Italia e del mondo.

01,18. “Riposa in pace eroe”. Sono già innumerevoli i post di cordoglio sulla bacheca social di Giorgio Grammatico, il vigile del fuoco deceduto nella violenta esplosione di ieri sera in via Sacchero 8 a Catania, a pochi passi da piazza Palestro. “Sono ancora incredulo alla sconvolgente notizia Riposa in pace grande calciatore, grande uomo, grande padre e da adesso grande Angelo”, scrive ancora un amico su Fb.

23.20. La dura nota del Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco Unione Sindacale di Base: “Due vigili del fuoco morti, uno in gravi condizioni per un’esplosione di gas a Catania. Sarebbe il momento del silenzio per le vite stroncate di lavoratori che la morte la guardano in faccia ogni giorno. Silenzio oggi, poi faremo sentire la nostra voce per urlare la nostra rabbia, per le condizioni infami in cui siamo costretti a operare.
Ma ci stanno togliendo, oggi, anche il diritto al silenzio. Perché non è possibile ascoltare dai Tg e leggere sui siti che proprio le due vittime sarebbero state la causa della loro morte.
Non è tollerabile leggere o ascoltare che una squadra di vigili del fuoco chiamata per una fuga di gas sia intervenuta con mototroncatrici (motoseghe) e cesoie per aprire una porta in una situazione di pericolo. Lo capirebbe il più sprovveduto degli sprovveduti, sarebbe come calarsi in un serbatoio di gas con la sigaretta accesa.
Chiediamo rispetto per i colleghi morti di lavoro, chiediamo rispetto per l’opera di quelli che chiamate sempre “eroi”, chiediamo rispetto per il vostro stesso lavoro di “professionisti” dell’informazione che così fanno solo disinformazione.
Nessun vigile del fuoco, mai, interverrebbe con quei mezzi in una situazione di pericolo da gas. Il solo pensarlo è offensivo. Scriverlo è delittuoso.

22.50. Condizioni dei due pompieri feriti ricoverati al Garibaldi Centro: il primo ha contusioni polmonari, il secondo una ferita lacerocontusa al cuoio capelluto e una frattura parietale. In prognosi riservata ma non in pericolo di vita.

22.30. Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania esprimono profondo cordoglio per la tragedia avvenuta stasera a causa di un’esplosione in via Garibaldi. Due vigili del fuoco e un cittadino hanno perso la vita. “Siamo addolorati, avviliti e sconvolti da quanto è accaduto – affermano in una nota congiunta – anche questa tragedia si annovera tra le morti bianche sul lavoro. Indipendentemente dalle dinamiche che hanno scatenato l’esplosione, rimane un fatto incontrovertibile: si muore ancora adempiendo al proprio dovere verso la collettività. I sindacati non smetteranno mai di affiancare i lavoratori sul fronte dei diritti, sicurezza compresa”.

22.15. I due pompieri deceduti sono: il catanese Dario Ambiamonte ed il trapanese Giorgio Grammatico.

22.07. Al primo cittadino sono arrivate le telefonate di cordoglio e solidarietà del premier Paolo Gentiloni e del ministro dell’Interno, Marco Minniti.

22.00. La Procura di Catania ha aperto un fascicolo sull’esplosione avvenuta in una casa a Catania in cui sono morti un abitante del palazzo e due vigili del fuoco. Al momento non ci sono reati ipotizzati, perché, spiega il procuratore Carmelo Zuccaro, “non escludiamo alcuna ipotesi se prima non avremo un quadro completo dell’accaduto”.

21.55. “Un’autentica tragedia”. Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha definito l’esplosione causata da una fuga di gas che, nel centro storico di Catania, ha provocato la morte di tre persone e il ferimento di altre due.

21.45. Sono ricoverati con la prognosi riservata nell’ospedale Garibaldi di Catania, ma non sarebbero al momento in pericolo di vita, due dei pompieri sopravvissuti all’esplosione della casa di Catania. Uno, il più grave dei due, ha riportato un importante trauma polmonare, e sarà ricoverato nella rianimazione diretta dal dottor Sergio Pintaudi. Il secondo ha un trauma cranico con la teca avvallata e ferite varie, potrebbe essere trasferito nel reparto di neurochirurgia.

21.40. La persone deceduta nell’abitazione sarebbe un sessantenne che viveva nella palazzina e che lavorava come venditore e riparatore di biciclette. Sarebbe suo il corpo carbonizzato trovato in via Sacchero a Catania, dove viveva in affitto. Nello stesso palazzo aveva casa e negozio. (ANSA).

21.35. “Una bomba, sembrava un’attentato…”. C’è un misto di stupore e paura tra gli abitanti di via Sacchero e via Garibaldi per l’esplosione di una palazzina che ha provocato tre vittime, due vigili del fuoco e l’abitante della casa. “Ho sentito un boato incredibile – racconta un negoziante – e ho pensato a una bomba violenta, ho avuto una grande paura”. Una donna che abita nella zona chiede “quando potrà tornare a casa”, visto che i pompieri sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza la zona che è transennata. “Ho pensato di morire – racconta un giovane che lavora in un negozio – lo spostamento d’aria è stato così forte che ho temuto che le mura mi crollassero addosso da un momento all’altro”. (ANSA).

21.32. Sarebbe stata la persona che viveva nella casa esplosa a Catania, a cui apparterrebbe il corpo carbonizzato, a dare l’allarme su una presunta fuga di gas nella struttura, che non ha il metano, ma usava bombole di gas gpl. Un particolare che, se confermato, contrasterebbe con il sopralluogo eseguito poco dopo da una squadra di vigili del fuoco che avrebbe trovato la porta di casa chiusa. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è che l’uomo sia svenuto per la fuga di gas. (ANSA).

21.30. E’ illeso ma sotto choc il quinto componente della squadra di cinque vigili del fuoco travolti da un’esplosione in una casa a Catania. E’ stato portato in un luogo ‘protetto’, lontano dai riflettori. Due suoi colleghi sono morti, i corpi sono nell’ospedale Vittorio Emanuele, e altri due sono ricoverati nel pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi.

21.24. I tecnici dell’Enel stanno lavorando per mettere in sicurezza l’edificio.

21.07. E’ stato trovato morto carbonizzato sotto le macerie. È l’anziano proprietario della bottega in cui è avvenuto la deflagrazione che ha causato la morte di due vigili del fuoco e il ferimento di altri due.

21.02. Due vigili del fuoco morti e una terza persona trovata carbonizzata: è il primo bilancio dell’esplosione che si è verificata in una palazzina a Catania secondo quanto ha confermato anche il sindaco Enzo Bianco. Altri due pompieri sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi.

20.30. È ancora presto per avere un bilancio definitivo delle vittime. Sono otto le squadre dei Vigili del Fuoco presenti sul posto. Inoltre presenti carabinieri, polizia, unità cinofile, vigili urbani e tecnici dell’Asec.

Da una prima ricostruzione pare che una squadra dei Vigili del Fuoco sia arrivata sul posto per una perdita di gas, ma poi – per cause ancora da accertare – sia avvenuta l’esplosione e poi la tragedia.

Tutta la zona, da piazza Palestro a via Garibaldi, è stata transennata ed inibita al traffico.

 


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