Voleva tanto assomigliare a papà Giuseppe, Emanuele. Con lui ha condiviso l’amore per gli aerei e per l’odontoiatria. Uniti dallo stesso tragico destino, loro che uniti erano davvero, non solo dalla naturalezza dell’amore tra padre e figlio, ma anche dalle passioni.
Giuseppe Alabiso, 61 anni, a Gela più conosciuto come Peppe è stato un personaggio eclettico. Rinomato dentista e pilota per diletto; insieme col figlio Emanuele, 26 anni, ieri sarebbero dovuti arrivare a Foggia. Ma nel mare della Sicilia hanno trovato la morte. In Puglia avrebbero dovuto avviare l’iter burocratico per completare l’iscrizione di Emanuele al corso di odontoiatria presso l’Università di Foggia. Erano felici. Emanuele, che aveva superato il test di ammissione, dopo una lunga esperienza a Madrid avrebbe continuato la carriera universitaria in Italia. E presto avrebbe indossato il camice come papà. Giuseppe, il prossimo cinque dicembre avrebbe raccontato la sua ultima esperienza in Egitto, come era solito fare, al ritorno da ogni suo viaggio sulle ali del suo aereo. Aveva dato appuntamento alla stampa, alla famiglia e ai suoi amici e sostenitori in un cinema di Gela e lì avrebbe raccontato avventure, peripezie, emozioni.
Con il fratello Roberto, qualche settimana fa era stato a Lipari. Il viaggio che è costato la vita a padre e figlio era uno di quelli ordinari per Giuseppe Alabiso. Da 13 anni da quando aveva iniziato a viaggiare si muoveva con il suo ultraleggero in Italia anche solo per andare a trovare la figlia Carmen nel Lazio, dove ha studiato.
“Direzione Foggia, tempo permettendo”. Così scrive Emanuele postando gli ultimi selfie col papà sul suo profilo Facebook. Sono le 13.01 esatte di ieri. Lasciandosi alle spalle la terraferma, Giuseppe ed Emanuele iniziavano la traversata nel cielo. Qualche minuto dopo si perde il segnale. Dalla capitaneria di Porto di Lipari fanno sapere alla famiglia che non hanno più contatti dell’ultraleggero. Questa mattina all’alba la tragica conferma.
Era il sorriso a contraddistinguere Emanuele, Nele per gli amici. Giocherellone e simpatico, sportivo e goliardico, Nele amava circondarsi di amici coi quali condivideva gran parte del tempo libero.
Sui social è un coro di dolore per la sua improvvisa perdita. “Che tu possa far sorridere tutti, ovunque tu sia”, scrive Graziano. “Solo ricordi belli di te” è il messaggio di un altro amico. Anche il sindaco Messinese ha espresso cordoglio per l’improvvisa scomparsa del medico Alabiso e del figlio. “Giuseppe Alabiso rimane un esempio di intrepido civismo solidale”. Più volte era aveva realizzato il record mondiale per la traversata in solitaria a bordo di un ultraleggero. Era scampato alla morte nel 2004, quando era precipitato a Sabaudia. Dopo un lungo periodo di coma era ritornato alla vita. “Alla mia famiglia avevano detto che le possibilità che potessi salvarmi erano quasi pari a zero. Ma sono rinato. Sento che questo è il disegno di Dio per me”, così aveva detto in una intervista per I Love Sicilia, due anni fa.