ANDRIA – Un’altra vittoria frutto di un’altra grande prestazione per il Siracusa, arrivato alla quinta vittoria consecutiva dopo aver battuto la Fidelis Andria per 1-0. Un ruolino di marcia assolutamente invidiabile quello della squadra di Sottil che adesso si trova ad un solo punto dal quinto posto occupato dalla Virtus Francavilla. Gli aretusei vivono il loro momento migliore dall’inizio della stagione, forti di una maturità ed una mentalità vincente acquisita col tempo ma ormai consolidata che si traduce non solo nelle ultime cinque vittorie, ma anche nella prolificità in attacco e nell’attenzione difensiva: i leoni, infatti, nelle ultime cinque gare hanno subìto solo due reti e ne hanno realizzate invece ben tredici, andando a segno da otto partite consecutive. Un momento d’oro che avvicina gli azzurri al sogno playoff, un obiettivo impossibile solamente da immaginare ad inizio stagione.
Perfetto il primo tempo del Siracusa, che nella ripresa arretra un po’ il baricentro, ma la difesa aretusea ha alzato un muro impenetrabile che non ha consentito il ritorno dei federiciani. Al “Degli Ulivi” passano con merito, dunque, gli uomini di Sottil che a fine gara ha commentato soddisfatto la prova dei suoi: “L’avevamo preparata bene e soprattutto nel primo tempo potevamo fare più gol. Non abbiamo rischiato nulla e devo dire veramente bravi a tutti, perché c’è stato l’approccio giusto, segno di una squadra che è davvero matura e adesso si diverte”.
Decisivo al quarto d’ora Nicola Valente, bravo a ribadire in rete con una palombella sul palo lontano una ribattuta di Cilli sul tiro di De Silvestro: “Abbiamo interpretato la partita bene – ha detto l’ala sinistra ex Pordenone –. All’inizio li abbiamo sorpresi, siamo andati in gol e poi nel secondo tempo abbiamo fatto quel che si doveva fare al cospetto di un avversario importante”.
Raggiante anche il presidente Gaetano Cutrufo: “Non trovo più aggettivi – ha ammesso – chiedo ai tifosi di aiutarmi a definire la mia squadra”. Poi un aneddoto: “Qualche sera addietro – racconta – ho incontrato Valente e Turati e ho detto loro di avere due sogni: per uno devo fare da me, ma per l’altro sono nelle loro mani. Oggi mi hanno dato un bel segnale”.