Il succo di frutta, Elly Schlein e il colore del caso Chinnici

Il succo di frutta, Elly Schlein e il colore del caso Chinnici

Perché non basta il siparietto, ma bisogna rispondere a domande scomode.
IL TOUR DELLA SEGRETARIA PD
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Sappiamo, da fonti bene informate, che il succo di frutta sorseggiato da Elly Schlein, nella sua passeggiata palermitana, era alla pesca. Pare che la segretaria del Pd abbia anche accettato due biscottini dalla cortese signora che le ha offerto il ristoro – come è narrato -, ma sul punto conviene mantenere un prudente margine di incertezza.

La neo-comandante in capo del Pd, nel suo discorso di commemorazione del sacrificio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, è stata simbolicamente corretta ma, forse, un filino generica: “C’è una caduta di tensione nella lotta alla mafia. Sbagliato indebolire il codice degli appalti e alzare il tetto all’uso del contante. Oggi bisogna anche contrastare il lavoro povero e le imprese. Le semplificazioni che parlano di una mafia sconfitta non ci convincono. Commemoriamo due persone impegnate nella lotta alla mafia e nell’impegno per la pace”. Non si sbaglia mai a denunciare ‘una caduta di tensione’ e a dire che la mafia non è sconfitta.

Tuttavia, dando ampio margine di crescita a Elly Schlein, preceduta dal monumentale dibattito su armonia e colori che, da qualche giorno è alla ribalta, c’è come l’impressione di una leggerezza, di una vaghezza che, alla lunga, potrebbero risultare un vizio, più che una virtù. E’ senz’altro commendevole e simpatico ‘scendere in mezzo al popolo’, con un succo di frutto di sinistra. E’ un bel segnale di calore umano. Il fatto, in certe bacheche social, è stato commentato quasi come un evento rivoluzionario, la redenzione al gusto di pesca. Però, non basta.

Ci sono nodi assai problematici che riguardano la Sicilia e il Partito Democratico. Cose recentissime, di militanza, di appartenenza, di ferite a un senso comune che andrebbero discusse. Cose che riguardano singole scelte, ma anche contesti politici. Siamo, per dirne una, all’indomani del clamoroso passaggio dell’ex candidata del centrosinistra alle regionali nel campo del centrodestra. Per cui alla segreteria Schlein, a costo di apparire irriverenti, vorremmo chiedere: scusi, di che colore è il caso Chinnici? (rp)


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