CEFALU’ (PALERMO) – Il Tar della Sicilia ha sospeso le procedure per la dichiarazione di dissesto del comune di Cefalù. Nei giorni scorsi la Corte dei conti aveva giudicato le misure correttive, approvate dal consiglio comunale, insufficienti rispetto alla pesante situazione finanziaria ereditata dalle precedenti amministrazioni. Inutilmente il sindaco Rosario Lapunzina aveva chiesto di essere ammesso alle misure di risanamento previste dal decreto “salva comuni”. Ora però il Tar, in sede di sospensiva, ha bloccato la procedura. “La dichiarazione di dissesto e il conseguente scioglimento del consiglio comunale di Cefalù – scrivono i giudici – costituiscono un sicuro e gravissimo pregiudizio per la comunità cittadina e per l’amministrazione chiamata a responsabilità chiaramente attribuibili ai precedenti governi cittadini”. Il ricorso era stato presentato dall’avvocato Daniela Ferrara.
Secondo il sindaco Lapunzina “la decisione con cui il Tar di Palermo sospende la procedura di dissesto del comune di Cefalù conferma in pieno le nostre ragioni. Potrei dirmi soddisfatto a fronte delle tante critiche ingiuste che sono state espresse da persone che avrebbero fatto meglio a tacere in ragione delle loro ineludibili responsabilità nella grave situazione finanziaria in cui versa il comune. Ma oggi il sentimento prevalente è la gioia perché con questa decisione i miei concittadini non saranno gravati da un danno ingiusto che non meritano”.