Il terremoto in Nepal | 4 vittime italiane - Live Sicilia

Il terremoto in Nepal | 4 vittime italiane

La Farnesina: "Quaranta italiani irreperibili". Aggiornamenti.

Kathmandu
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ROMA – Due italiani, Renzo B. e Marco P. sarebbero morti sabato in Nepal, travolti da una frana staccatasi dalla montagna mentre erano impegnati a 3.500 metri di quota in un trekking nella Rolwaling Valley. Lo hanno riferito all’ANSA due loro compagni di spedizione che si trovano oggi a Kathmandu. I corpi sono ancora stati recuperati. In un ospedale della capitale vi sono altri due membri della spedizione: Iolanda M., ferita, e Attilio D., illeso. E’ attualmente di 5 il numero degli italiani dispersi: i 4 speleologi e un 24enne veronese. La donna bergamasca ha invece dato notizie di se’. “Fiorella ha appena chiamato a casa, sta bene, è a Kathmandu non è riuscita a chiamarci prima perchè lì è tutto distrutto, ma ha già prenotato il volo per rientrare in Italia, dovrebbe arrivare domani”: Gianni Fracassetti, contattato dall’ANSA, non nasconde il sollievo per aver risentito la voce della figlia, che è in Nepal e di cui non si avevano notizie dal giorno del sisma.

Aggiornamenti

Sono oltre 4000 i morti del terremoto in Nepal, secondo l’ultimo bilancio ufficiale, ancora provvisorio. Quattro le vittime italiane. Renzo Benedetti e Marco Pojer sono stati travolti da una frana mentre stavano facendo trekking a 3500 metri di quota nella Rolwaling Valley. Lo raccontano due compagni di spedizione, Iolanda Mattevi, ferita, e Attilio D’Antoni, illeso, ricoverati entrambi all’ospedale di Kathmandu. Sono morti anche Oskar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige, e Gigliola Mancinelli, 51 anni, di Ancona, due dei 4 speleologi dispersi.

Farnesina, in Nepal 40 italiani irreperibili. Il Ministero conferma, risulterebbero al momento 4 morti. Sulla base di testimonianze dei compagni di viaggio – sottolinea la Farnesina – 4 connazionali risulterebbero deceduti nella zona di Langtang, tuttora difficilmente accessibile. Al momento “risultano irreperibili circa 40 cittadini italiani mentre le segnalazioni pervenute alla Sala Operativa dell’Unità di Crisi nel corso delle ore successive di sabato hanno consentito di rintracciare sinora – oltre agli 8 turisti inizialmente registrati – più di 300 connazionali non registrati” presenti nell’area colpita.

(ANSA)

 

 


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