PALERMO – Da Ilicippa a Ilichic. La metamorfosi di Josip Ilicic, ormai leader indiscusso di un Palermo che sta mettendo le ali grazie ai gol dello sloveno. Contestato pesantemente fino ad un mese e mezzo fa, acclamato ultimamente. Cosa fanno fare i gol. Adesso Ilicic è un altro giocatore, ha ritrovato l’identità di campione e vuole guidare il Palermo alla salvezza: “Siamo in piena corsa – ha raccontato alla Gazzetta dello Sport – mancano 4 giornate e abbiamo un calendario tutt’altro che semplice. Dobbiamo affrontare in trasferta la Juventus che non ha ancora vinto lo scudetto e la Fiorentina, impegnata nella rincorsa alla Champions. Poi in casa riceveremo un’altra squadra di tutto rispetto come l’Udinese che si sta giocando l’accesso in Europa League quindi il discorso rimane apertissimo. I gol? Non mi pongo limiti. Sono felice di essere arrivato in doppia cifra e nelle ultime giornate proverò a segnare il più possibile, sperando che siano gol pesanti”.
Lo sloveno ha anche una dedica per il gol all’Inter, il quinto consecutivo: “Sì, è per il mio procuratore, Amir Ruznic, che mi aveva promesso un premio in denaro se avessi raggiunto le 10 marcature stagionali. Con le ultime 2 reti ho superato anche il record di reti stabilito al primo anno in Italia e pure quello nel mio Paese di 9 gol col Lubiana”.
Poi sulla lotta con il Genoa per la permanenza in massima serie: “I liguri hanno un calendario più semplice, devono giocare contro il Pescara che non ha più nulla da chiedere al campionato. Speriamo però che fino alla fine tutti s’impegnino al massimo come ha fatto il Bologna contro di noi 2 settimane fa”. Nessuna parola sul futuro, per adesso solo Palermo: “Per adesso penso solo alla salvezza. È il bene più importante per noi, per i tifosi e per la città, io a Palermo devo tanto e mi dispiace sentire queste chiacchiere proprio in un simile frangente”.