PALERMO – “Chiediamo che si rispettino tutte le fasi stabilite nel famoso cronoprogramma e che questa delicata fase dell’assegnazione dei lavori non si perda per l’ennesima volta”. Le parole sono quelle di Mario Ziino, presidente dell’associazione Pro Piano Battaglia, che a due giorni dall’apertura delle buste per gli impianti di risalita nel parco delle Madonie ha organizzato una manifestazione pacifica davanti la sede dell’Urega, a cui hanno preso parte soci della sua associazione e proprietari di immobili del comprensorio, per confrontarsi con l’ufficio regionale sulla necessità di proseguire verso un obiettivo comune: la costruzione degli impianti entro luglio 2015, termine ultimo concesso dall’Unione Europea.
In via Camillo Camillai ci sono albergatori e ristoratori, proprietari di attività sportive e in generale membri della comunità montana delle alte Madonie. Tutti in coro chiedono rassicurazioni da parte dell’Urega affinchè, ancora una volta, il bando europeo non finisca con un nulla di fatto. “La mancata assegnazione dell’appalto – prosegue Ziino – causerebbe la definitiva perdita dei fondi comunitari. Chiediamo a tutti i funzionari dell’Urega che verranno coinvolti nel procedimento a partire dal prossimo 8 ottobre di espletare, nel rispetto delle leggi, tutte le procedure di gara nei tempi prestabiliti nell’auspicio di seguire le direttive europee e il cronoprogramma ampiamente pubblicizzato”.
Dello stesso avviso anche Antonio Catalano, presidente della Piano Battaglia srl, società che ha presentato richiesta per l’assegnazione dell’appalto: “La comunità di Piano Battaglia è qui per manifestatre il concetto che non esiste nessuno scontro con l’Urega, allo stesso tempo però si vuol dare una risposta a quella che è stata una vera e propria intimidazione da parte della società ambientalista Man di Messina. Il nostro progetto ha ricevuto apprezzamenti, non solo dalle istituzioni preposte a dare un giudizio oggettivo, ma anche da chi vive di montagna come ad esempio molti operatori dell’Etna. La nostra unica offerta in ballo? Non siamo per nulla turbati – prosegue Catalano – anzi forse è meglio che sia così. Come già accade in altri impianti sciistici infatti l’offerta che alla fine viene presa in considerazione è quella presentata da aziende del luogo”.
Il bando per la realizzazione degli impianti di risalita rischia però un nuovo stop a causa di un esposto dell’associazione ambientalista messinese Mediterranea per la Natura. Il presidente di Ance Palermo, Fabio Sanfratello, esprime il sostegno morale dei costruttori edili agli amanti della montagna e a tutti coloro i quali desiderano viverla e condanna il comportamento dell’associazione ambientalista.
“Non se ne può più del fatto che appena parte o sta per partire una nuova opera, immediatamente si fa vivo il sedicente ambientalista di turno che vuole bloccare tutto sollevando cavilli e minacce giudiziarie – dice Sanfratello -.L’Ance Palermo sarà moralmente al fianco dell’Associazione Pro Battaglia e Madonie che protesterà davanti all’Urega, per dare sostegno agli imprenditori e ai funzionari pubblici che si impegnano per fare andare avanti questo paese”.
Come se già non bastasse questo l’interà comunità di Piano Battaglia rimane col fiato sospeso per il possibile slittamento della scelta dei commissari dell’Urega, quest’ultima affidata alla sede provinciale di Messina. La nomina, prevista per martedì 7, precede infatti di appena un giorno l’apertura delle buste. In merito a questa concomitanza la Pro Piano Battaglia ha chiesto in queste ore un incontro con il dirigente generale dell’Urega Fulvio Bellomo. Nel pomeriggio i sindaci del comprensorio hanno invece ribadito piena fiducia nelle istituzioni. Un nuovo capitolo della vicenda si scriverà dunque nei prossimi giorni.