Coniugare le tre R – Ricicla, Riusa, Riduci – con le tre B che contraddistinguono la qualità delle aziende italiane – Bello, Buono, Benfatto – radicando con i buoni esempi sul territorio una coscienza e una conoscenza ambientale che possa rappresentare un volano di crescita per le imprese. È l’obiettivo di Imprendigreen, il progetto di Confcommercio per lo sviluppo sostenibile che intende indirizzare e valorizzare i comportamenti virtuosi delle aziende a favore dell’ambiente.
A Palermo le aziende che hanno aderito sono già una sessantina. Le imprese saranno protagoniste attive del cambiamento: un percorso virtuoso di performance in chiave green.
Imprendigreen si articola in un programma di azioni volte a sensibilizzare, formare e accompagnare le imprese nella transizione da un’economia lineare a quella circolare. E il ‘marchio di sostenibilità’ sarà rappresentato dal bollino green.
“È una sfida etica nazionale – commenta la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio – che vede la nostra città protagonista, visto che l’idea ha mosso i primi passi proprio da qui, alcuni anni fa, quando ero responsabile nazionale del settore ‘Ambiente e sostenibilità’. Insieme a un gruppo di volontari abbiamo dato le prime basi al progetto che poi ha assunto una dimensione nazionale grazie alla lungimiranza del presidente Sangalli. Non si tratta di una certificazione ma di un bollino green e non va letta come un’operazione di marketing, ma l’iniziativa sostiene un percorso di educazione e cultura verso la sostenibilità che accompagna anche l’opportunità economica di un’impresa. Si tratta di buone prassi che serviranno anche a risparmiare riducendo i consumi. La nostra idea intende istruire e accompagnare gli imprenditori, i loro familiari e i collaboratori e il loro pubblico verso la transizione ecologica anche da piccoli gesti. Ogni anno per conquistare il bollino green bisognerà adottare una pratica aggiuntiva quindi di volta in volta sarà alzata l’asticella delle performance. Confcommercio potrà dire ogni anno quanto avrà concorso al raggiungimento dei famosi obiettivi delle Nazioni Unite per quanto riguarda sostenibilità e ambiente”.
Nel capoluogo siciliano sarà organizzato da Confcommercio Giovani, insieme al settore terziario donne, un evento per promuovere l’iniziativa e condividere i principi dettati dall’Agenda Onu 2030 sullo sviluppo sostenibile ma anche per avvicinare le aziende alle nuove prassi. “Lo scopo – commenta Dario Scalia, presidente Confcommercio Giovani e referente locale di Impredigreen non è quello di premiare la singola impresa ma alzare l’asticella della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Il bollino green – spiega Scalia -sarà rilasciato a coloro che si distingueranno anche semplicemente con buone prassi quotidiane a favore della riduzione degli sprechi, del riciclo, del riuso, dell’utilizzo di minore energia e che servirà proprio come riconoscimento delle imprese e delle associazioni territoriali ambientalmente virtuose.
La mission è un miglioramento continuo e duraturo delle proprie performance in termini di sostenibilità ambientale. Anche nel mio studio professionale già da qualche tempo abbiamo adottato delle buone pratiche attraverso per esempio un uso efficiente dell’acqua, dell’energia evitando gli sprechi”.
Tra le aziende che si stanno impegnando per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità c’è la Blu Ocean di Casteldaccia che ha creato delle soluzioni ecosostenibili nel settore ittico, indirizzando gli sforzi verso l’ambito ambientale, sociale ed economico. “Nella nostra sede – spiega il presidente Antonio Lo Coco – abbiamo installato gli impianti fotovoltaici riducendo consumi e spese. Per quanto riguarda la produzione, invece, utilizzeremo presto un nuovo macchinario che ci permetterà di recuperare le parti residue di pesce che restano tra la testa e le lische e utilizzarli per produrre polpette e burger”.
La Blu Ocean a novembre scorso ha raggiunto un grande traguardo: la firma del primo accordo di filiera ittica sostenibile. “Sarà unito un nuovo ciclo produttivo a quello tradizionale – aggiunge Lo Coco – per recuperare tutte le parti edibili. Benefici tangibili che comportamenti sostenibili determinano non solo in termini di competitività e di performance ambientali, ma anche effetti positivi sia a livello sociale, sia in termini di vantaggi economici generati”.