PALERMO – Il pentito della mafia nigeriano starebbe mentendo. Così sostiene un uomo accusato di avere fatto parte della potente e violenta organizzazione Black Axe, l’ascia nera. Uwagboe Osahenagharu prova a smontare in aula il racconto di Austine Johnbull che ha svelato agli investigatori i segreti della mafia nigeriana. Si spinge addirittura a sostenere che Johnbull abbia fatto confusione fra Black Axe e Nbm, il New Black Movement, un’associazione umanitaria.
I legali dell’imputato, gli avvocati Cinzia Pecoraro, Giovanni Rizzuti e Anastasia Righetti, utilizzano passaggi dell’interrogatorio del pentito, ma producono anche costumi e tessere per dimostrare che Johnbull ha mentito accostando le due associazioni. Il Nmb “è un movimento contro la violenza”, e il simbolo con lascia che spezza le catene è un richiamo alla libertà che spetta a tutti gli individui.
Il processo è in corso in Corte di assise. Secondo l’accusa, che ha già retto in un dibattimento dove sono state inflitte 14 condanne in abbreviato, a Palermo si è insediata una frangia della potente Ascia nera, un’organizzazione con una forma simile a Cosa Nostra