In bilancio 450 milioni sono virtuali | Ecco chi "paga" se Roma non dà l'ok - Live Sicilia

In bilancio 450 milioni sono virtuali | Ecco chi “paga” se Roma non dà l’ok

Le somme saranno a disposizione dei siciliani solo se il governo Renzi darà il via libera. In caso contrario, in Finanziaria è previsto già il "piano B": tagli a precari, Forestali, Comuni e Pip. E spunta di nuovo una "mini Tabella H".

PALERMO – Banconote in freezer. Da scongelare solo se Roma darà l’ok. Altrimenti, sarà dieta. Sono circa 450 i milioni che il governo regionale ha “accantonato” in bilancio. Uno strumento, quello dell’accantonamento, che consiste, in pratica, nel congelamento appunto di alcune voci di bilancio: soldi che si libereranno solo in caso di un accordo positivo con lo Stato che dovrà avallare il riconoscimento alla Sicilia delle ritenute sui redditi dei dipendenti pubblici al momento incassate da Roma (per 300 milioni) e il congelamento delle rate di mutuo (150 milioni) che dovrà ricevere il “lasciapassare” della Cassa depositi e prestiti.

Se non arriverà il via libera, quelle somme, che al momento, di fatto, non esistono verranno semplicemente “tagliate”. Quali sono allora le voci “in bilico”? Quali soldi, insomma, il governo regionale è pronto a cancellare dal bilancio se non andasse a buon fine l’intesa con Roma? L’elenco è variegato: a rischio sono soldi destinati a Comuni, ex Province, Forestali, minori, dsabili e teatri.

La “fetta” più grossa delle somme in bilico è quelal destinata ai Comuni. La Finanziaria prevede infatti per il 2015 un trasferimento di quasi 355 milioni di euro. La metà si libererà solo, come detto, se il governo Renzi darà l’ok. In caso contrario? I Comuni dovranno arrangiarsi. Così come le ex Province alle quali sono stati destinati 19 milioni per spese correnti, ma allo stesso tempo, di questi, congelati qusi sette milioni.

A rischio anche alcuni stanziamenti detinati a disabili (congelati quattro degli unidici milioni stanziati) , minori (a rischio 5 dei 14 milioni in finanziaria) e ciechi (618 mila euro sui complessivi 1,7 milioni previsti per la stamperia Braille).

C’è poi persino qualche voce “paradossale” nell’elenco degli accantonamenti. A non essere garantite del tutto, sono infatti le “garanzie occupazionali” per i lavoratori dei Consorzi di bonifica. Nella legge di stabilità il governo ha previsto uno stanziamento di 10 milioni. Ma di questi, un terzo si libererà solo in seguito all’accordo. In caso contrario chi “garantirà” un lavoratroe su tre? E chi garantirà anche i 24 mila lavoratori a tempo determinato della Forestale? Nell’attesa che gli interventi previsti in Finanziaria consentano la riduzione dell’organico di tremila unità attraverso i prepensionamenti, il governo ha accantonato quasi 50 milioni dei 136 milioni euro stanziati per i lavoratori. Ben più di un terzo, quindi, di quelle giornate saranno concesse da Palazzo Chigi. Lo stesso vale per buona parte dei finanziamenti destinati ai precari degli enti locali (90 milioni sui 246 milioni stanziati), ai Pip (10 milioni su 27), ai lavoratori dell’Arpa (4 milioni su 11), a quelli dell’Eas (4 milioni su 12) e a quelli della società partecipata Servizi ausiliari Sicilia (16 milioni su 45). Infine, la somma di 62 milioni stanziati per il cofinanziamento regionale ai Progetti obiettivo del Piano sanitario nazionale, è stata accantonata interamente.

Somme che, come detto, di fatto ancora non esistono. Così, l’opposizione va all’attacco. “Le voci che si rincorrono in questi mesi – ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – non sono tra le più rassicuranti, infatti chiederemo all’Assessore Baccei di produrre i provvedimenti amministrativi con la relativa bollinatura della Ragioneria generale della Regione. Diversamente avremo un Bilancio in disequilibrio che potrebbe determinare il commissariamento della Regione”. Nella manovra approvata nella notte di giovedì, poi, il governo ha deciso di inserire nuovamente i risparmi previsti dai tagli destinati ai Consigli comunali, oltre a quella che appare come una “mini Tabella H”. Un elenco di ulteriori finanziamenti di leggi di spesa. Compresi quelli destinati, tra gli altri, al Cerisdi (350 mila euro) e alla Fondazione Whitaker (400 mila euro). Tra gli altri enti e associazioni beneficiarie, ecco il milione e mezzo per l’Unione italiana ciechi, i fondi per l’associazione Hellen Keller (600 mila euro), per la stamperia Braille (1,7 milioni), per i Consorzi di Comuni (280 mila euro), per le Università e gli osservatori astronomici (200 mila euro), per l’attività sportiva universitaria (143 mila euro), per gli impianti sportivi dell’Isola (un milione e mezzo), per il Brass Group (264 mila euro). Tra le voci previste in Finanziaria ecco anche i tre milioni per i comandati della Sanità, gli 890 mila euro annui per l’assunzione dei testimoni di giustizia, 63 milioni per il trasporto da e per le Isole minori. Oltre, come detto, ai 10 milioni per i Consorzi di bonifica, 11,5 milioni der i disabili psichici, 24 milioni per il ricovero di minori. Ma buona parte di queste cifre saranno utilizzabili solo se Roma darà l’ok. Se dirà, insomma: “Potete scongelare quelle banconote”. “Non c’è nessun problema” ha assicurato Crocetta. Ma i deputati dell’Ars vogliono vedere “le carte”


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