In bilico 400 precari comunali | A rischio supplenti e vigili - Live Sicilia

In bilico 400 precari comunali | A rischio supplenti e vigili

Il consigliere Filoramo espone a Sala delle Lapidi il caso della signora Daniela Caruso, precaria comunale cui non è stato rinnovato il contratto. Ma per l'assessore Abbonato dall'anno prossimo saranno addirittura 400, fatte salve novità positive provenienti dal decreto D'Alia, i dipendenti comunali nella stessa situazione.

SI SPERA NEL DECRETO D'ALIA
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PALERMO – Torna sotto i riflettori il caso di Daniela Caruso, ex articolista impiegata fino allo scorso dicembre nel settore Interventi Abitativi e da gennaio rimasta a spasso perchè il Comune di Palermo non le ha potuto rinnovare il contratto part time a tempo determinato, finora prolungato di anno in anno, a causa del Patto di stabilità, caso unico in tutta l’amministrazione. Durante la discussione generale sul bilancio di previsione varato la scorsa settimana, il consigliere Rosario Filoramo, che ha preso a cuore la vicenda, è tornato alla carica appellandosi all’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato, presente in aula, perchè si trovi una soluzione. L’assessore non ha allontanato il problema ma lo ha esteso alla vertenza dei 400 dipendenti comunali precari con contratto in scadenza nel 2014.

“Il contratto della signora Caruso – ha attaccato Filoramo – non è stato rinnovato per un’interpretazione cervellotica e abnorme del Patto di stabilità e della norma regionale che regola le prosecuzioni dei contratti del personale precario. Nonostante gli sforzi effettuati per trovare una soluzione l’amministrazione continua a negarle un diritto espressamente previsto nella legge di rifinanziamento dei contratti dei precari. La medesima attenzione – ha aggiunto – che il sindaco ha dimostrato nell’affrontare i problemi occupazionali dei lavoratori Gesip e Amia deve essere posta anche in questo caso isolato. La dignità delle persone e il diritto al lavoro non sono un fatto di numeri”.

La partita che si sta giocando, però, va ben oltre i confini isolani e arriva fino a Roma. Il decreto legge 102 del 31 agosto, più comunemente noto come “decreto D’Alia”, affronta a livello nazionale la questione dei precari della pubblica amministrazione. Il decreto è già passato al Senato ed è in fase di discussione alla Camera. A questo decreto l’assessore Abbonato fa affidamento per salvare la macchina comunale da un esito disastroso: l’allontanamento di 400 dipendenti a tempo determinato a partire dal prossimo anno per effetto della scadenza del contratto.

“In questi anni è stato commesso un peccato mortale – ha replicato Abbonato – cioè aver determinato il blocco delle assunzioni. Un peccato che non attribuisco alla politica ma principalmente alla burocrazia. Non voglio entrare nel merito del caso specifico della signora Caruso, ma posso dire che rientra in quello più generale dei 400 dipendenti con contratto a tempo determinato in scadenza nel 2014. Non ci possiamo permettere di perdere 400 lavoratori, anche perchè non sarebbe in coerenza con quanto abbiamo fatto in questi mesi per salvare i dipendenti ex Amia o quelli Gesip pur attraverso una sofferta cassa integrazione, una cosa che abbiamo fatto per assicurare la tenuta sociale di questa città. Purtroppo il decreto D’Alia lascia pochi margini di manovra – ha aggiunto l’assessore – alla Camera stiamo cercando di far inserire alcuni emendamenti al decreto per risolvere questo problema. Siamo già senza funzionari tecnici e non è assolutamente possibile un blocco del turn over”.

“La situazione è grottesca – commenta il segretario aziendale del Comune di Palermo per la Fp Cisl Palermo-Trapani, Nicolò Scaglione – perchè, mentre la Regione Siciliana propone un emendamento che proroga di tre anni, quindi fino al 2016, la posizione lavorativa degli ex articolo 23, con la speranza che entro questa data si risolva definitivamente il problema dei precari regionali e comunali, il decreto D’Alia viene continuamente modificato, non è più quello del 31 agosto. Ci aspettiamo molto da questo decreto ma al momento non c’è ancora niente né sembrano provenire particolari novità positive dalla legge di stabilità. C’è in bilico la stessa funzionalità dell’amministrazione con almeno 400 dipendenti a rischio. Potremmo anche chiudere le scuole – aggiunge – perchè, oltre alla vertenza dei collaboratori scolastici, salterebbe anche un centinaio di insegnati precari. Oppure potremmo rinunciare ai servizi della polizia municipale finora garantiti da 166 vigili a tempo determinato”.

 


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