Corteo per il diritto d’asilo | “Basta stragi nel Mediterraneo” - Live Sicilia

Corteo per il diritto d’asilo | “Basta stragi nel Mediterraneo”

"Quello che è accaduto non è il frutto “una catastrofe naturale”, ma la conseguenza di scelte politiche bene precise: dalle leggi stringenti in tema di immigrazione alle “guerre umanitarie causate dalle  politiche neo-colonialiste della civile Europa”.

Manifestazione anti-razzista a Catania
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CATANIA- Antirazzisti in corteo: “Basta stragi nel Mediterraneo”. Si sono dati appuntamento in Piazza Stesicorso per dire la loro sulle reali cause di eventi devastanti come la morte di circa novecento migranti a largo della costa libica. Prima della partenza del corteo, che ha visto in prima fila i migranti del centro Regina Elena, si sono susseguiti diversi interventi. “Non ci bastano i minuti di silenzio” dicono a chiare lettere i militanti delle formazioni politiche della sinistra catanese e dell’associazionismo antirazzista. Quello che è accaduto non è il frutto “una catastrofe naturale”, ma la conseguenza di scelte politiche bene precise: dalle leggi stringenti in tema di immigrazione alle “guerre umanitarie causate dalle politiche neo-colonialiste della civile Europa”. Attivisti e militanti bollano come “ipocrita” la guerra agli scafisti da parte delle istituzioni europee. Per fermare realmente le morti in mare c’è una sola cosa da fare: il diritto d’asilo europeo e l’apertura di un canale umanitario.

Bisogna consentire a chi fugge dalla guerra di chiedere asilo alle istituzioni europee senza doversi imbarcare alimentando il traffico di essere umani. “Gli europei hanno la possibilità di studiare, ma non conoscono la storia” dice uno degli ospiti del Regina Elena, già al centro delle proteste dei migranti contro la mancata erogazione della diaria e le condizioni di vita all’interno della struttura. Il ragazzo parla di un continente, quello africano, saccheggiato dal colonialismo, e inchioda gli europei alle loro responsabilità, rispondendo a quanti lo accusano di rubare il lavoro agli italiani: “Noi viaggiamo per cercare condizioni di vita migliori, gli europei in passato viaggiavano per saccheggiare terre più ricche di materie prime”.

Sono parole dure che colpiscono nel segno. Un monito per chi alimenta il vento della xenofobia che soffia forte in Italia e in Europa fomentando una “guerra tra poveri”. Non c’è soltanto il problema delle morti in mare, in tanti evidenziano il calvario che tanti migranti si trovano a vivere una volta approdati sulle nostre coste: dalla permanenza infinita nei centri di accoglienza in condizioni non sempre ottimali allo sfruttamento dei caporali nelle campagne. Il monito che arriva dalla comunità valdese è chiaro: “Non spegnete più i riflettori su queste storie”.

Nutrito il numero di associazioni e sigle che hanno aderito alla manifestazione: Anpi, Arci Catania, Arci Sicilia, Arcigay Catania, Briganti Rugby Librino, Catania Bene Comune, Collettivo Gatti Fisici, Collettivo Politico Experia, Democrazia e Lavoro (Cgil), Gapa, la Città Felice, I Siciliani Giovani, I Cordai, Prc Circolo Impastato Scordia, Rete Antirazzista catanese, Rifondazione Comunista Catania, Scordia Bene Comune, Unione degli Studenti, Red Militant, Movimento Albatros, Lps, Borderline Sicilia, Comitato NoMuos NoSigonella, Cobas Scuola, Azione Civile Catania, Pmli, Circolo Arci Casa Pertini, L’Urlo, Briganti Rugby Librino, Redazione Comune, Circolo Città Futura, Sel, Agedo, Chiesa Battista, Chiesa Valdese, Collettivo studentesco di Scordia Collettiva-MENTE, CataniaInsieme, Associazione voci e suoni in armonia, coro note di pace, Lettera Memoria e Libertà, Lila Catania, Officina Rebelde, Associazione Navarria, Coordinamento comitati No Muos, circolo Prc Olga Benario, Gru, L’altra Europa con Tsipras Catania, Circolo Arci Babilonia di Acireale, Associazione delle chiese Battiste di Calabria e Sicilia (ABCS), Collettivo Aleph, Centro Antiviolenza Thamaia, Roma Pirata, associazione Teseo, Mani tese Sicilia, Sinistra Lavoro, tempio buddhista di Catania.


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