PALERMO – Un piano di Cosa nostra per eliminare il pm della trattativa Nino Di Matteo. Un disegno dietro al quale ci sarebbe il capo in persona, Matteo Messina Denaro. Entro maggio, scrive un anonimo, il magistrato deve morire. L’inquietante scenario emerge da alcune lettere svelate da “Il Fatto Quotidiano”. A scrivere le missive sarebbe proprio un uomo del commando contrario tuttavia ad adottare una soluzione così drastica nei confronti del magistrato. “Amici romani di Matteo (Messina Denaro, ndr) – si legge sul quotidiano diretto da Antonio Padellaro – hanno deciso di eliminare il pm Nino Di Matteo in questo momento di confusione istituzionale, per fermare questa deriva di ingovernabilità. Cosa Nostra ha dato il suo assenso, ma io non sono d’accordo”.
Dunque, l’ordine di uccidere il magistrato sarebbe stato deliberato a Roma con l’assenso di Messina Denaro e di altri mafiosi palermitani, alcuni detenuti e altri ancora in libertà. La lettera e’ stata recapitata il 23 marzo al procuratore Francesco Messineo e all’aggiunto Vittorio Teresi che subito hanno chiesto ed ottenuto la convocazione in prefettura di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Potenziata la già massiccia scorta del magistrato. Chi scrive conosce bene i luoghi che frequenta il magistrato e i suoi spostamenti. Dice che da due messi Di Matteo viene seguito costantemente. Fa ferimento a depositi di armi ed esplosivi a Disposizione della mafia.
Aggiunge pure di avere saputo del progetto di eliminare anche un magistrato di Caltanissetta durante i suoi spostamenti a Palermo. In questo caso, però, l’anonimo non conosce i particolari specifici visto che lui farebbe parte del solo commando incaricato di eliminare Di Matteo. La morte del pubblico ministero sarebbe, così lo definisce l’anonimo, una circostanza stabilizzante. L’ingovernabilita’ e la confusione politica non giova all’organizzazione criminale.