PALERMO – Gruppi Whatsapp per scambiarsi informazioni, aggiornare la “banca” dati dei sospettati, lanciare l’allarme in tempo reale in caso di incendi e soprattutto fornire indicazioni utili alla polizia.
A Cefalù e dintorni i residenti si sono rimboccati le maniche, diventando le sentinelle di un territorio martoriato dai piromani. E il loro metodo ha funzionato. Ieri è stato Antonino Fertitta, 38 anni, di professione meccanico. Sarebbe responsabile dei roghi che hanno distrutto la zona di contrada Ferla.
Tra il 3 e il 4 agosto un grossa fetta di territorio che si sviluppa sul versante messinese alle spalle della cittadina normale è stata sotto attacco. Dieci focolai: troppi per ipotizzare cause accidentali. Convocati dagli agenti del Commissariato di Cefalù, i cittadini hanno riconosciuto Fertitta e fornito indicazioni su altri possibili piromani.
Sono state l’esasperazione e la paura a fare scattare il meccanismo di auto difesa in chi villeggia nella zona colpita dagli incendi. Nel corso della perquisizione in casa di Fertitta sarebbero stati trovati degli elementi di riscontro alle accuse. I cittadini hanno dimostrato di sapere presidiare il territorio meglio di tanti altri.