Dalle carte dell’inchiesta di Bergamo sulla mancata dichiarazione di alcune zone rosse in Val Seriana continuano a emergere nuove rivelazioni che toccano il ministro Speranza, i suoi collaboratori e le autorità locali. Il 21 febbraio 2020 il presidente dell’istituto superiore di santità Silvio Brusaferro in una chat con un gruppo di funzionari dell’Istituto annunciava: “C’è un focolaio in Lombardia, ma fortunatamente c’è un piano d’azione”.
Ma ci sono anche chat dei giorni precedenti che raccontano dei contatti tra Roberto Speranza e i partiti di opposizione. Da lì l’elogio alla correttezza di Berlusca e Meloni, che ‘hanno senso dello Stato ‘ mentre Salvini cercato 6 volte non gli ha neppure risposto.
La chat del 21 febbraio
Sono da poco passate le 7 del mattino e Brusaferro ‘sveglia’ il suo staff con questo messaggio: “Buon giorno. Oggi sarà giornata impegnativa, c’è un focolaio in Lombardia. Teniamoci in contatto”. “Siamo già a focolaio? – chiede subito uno del gruppo – Ma quindi il caso è confermato?”. “Non ancora – replica Brusaferro – ma c’è un secondo caso sospetto. E la probabilità è molto alta”. “Ci mancava” chiosa una funzionaria. “Già – prosegue Brusaferro – ma fortunatamente c’è un piano di azione”.
Più tardi il presidente dell’Iss scrive ad Alberto Zoli, componente del Cts: “Stiamo arrivando con ministro. Fammi sapere se ci sono elementi critici che ti possano aiutare”.
Zoli risponde: “Sta tutto nell’isolamento preventivo non volontario ma obbligatorio (quest’ultima parola in maiuscolo, ndr).
Quindi scuole chiuse, esercizi pubblici chiusi e tutte le altre disposizioni che hanno adottato i cinesi.
Dobbiamo far partire quanto previsto con ordinanza al livello 1 del piano illustrato ieri. Adesso abbiamo 6 positivi di cui 4 in TI”.
“Ministro già firmata ordinanza con livello 1 – risponde Brusaferro – con quarantena obbligatoria”.
“Molto bene, bravi” seguito da due punti esclamativi, risponde Zoli.
Ruocco: “Meloni e Berlusconi collaborano, Salvini maleducato”
Dalle carte dell’inchiesta emerge il lavoro dei giorni precedenti e del lavoro realizzato dal ministro Speranza anche sentendo le opposizioni. “Abbiamo finalmente partorito la circolare dopo 4 giorni estenuanti! Ora vuole raccogliere le informazioni su tutti i voli in arrivo in Italia su tutti i passeggeri, perché lo suggerisce Forza Italia”. E’ uno stralcio della chat di WhatsApp tra Giuseppe Ruocco, ex segretario generale del ministero della Salute ed ex direttore generale della Prevenzione, e una funzionaria ministeriale, e ora agli atti dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid in Val Seriana.
“La circolare un successone – ha proseguito Ruocco l’8 febbraio 2020 – anche senza obbligo di isolamento. Lodi sperticate al Ministro dai leghisti. Modestamente (anche no) è un compromesso trovato da me” Ruocco, due giorni dopo a proposito di quanto accadeva negli uffici ministeriali, ha raccontato: “mi sono dimenticato ieri di dirti che il Ministro ha elogiato la correttezza di Berlusca e Meloni, che ‘hanno senso dello Stato ‘ mentre Salvini cercato 6 volte non gli ha neppure risposto (‘un trappano’ ha commentato)”.
“Perché mi’ diciamolo che deve fare di più ‘sto poveraccio – ha proseguito il tecnico – Già abbiamo esagerato. Tanto, come ha detto la Capua, arriverà, moltissimi si ammaleranno, qualcuno morirà ma non sparirà l’umanità”.
“Sta succedendo di tutto: pareri del comitato difformi da Conte e Ministro, ripensamenti sollecitati, gente richiamata a venire qui, la guerra mondiale”. E’ uno dei messaggi WhatsApp tra Giuseppe Ruocco, ex segretario generale del ministero della Salute, e una funzionaria ministeriale, ora agli atti dell’inchiesta di Bergamo. Ruocco, il 29/2/2020 scriveva : “mancano le maschere, Conte ci fa cambiare le misure per la prossima settimana (chiusure/aperture) mano a mano che sentono le regioni; ci chiedono di ipotizzare ospedali da campo e attrezzature relative; ci chiedono linee guida per la gestione sub intensiva dei pazienti etc etc”.