“The Five-star Movement from the Street to Local and National Institutions” è il primo numero speciale della rivista Contemporary Italian Politics , redatta dal politologo britannico Jim Newell, che giorno 17 aprile alle ore 15:30 ha presentato il progetto al Dipartimento Cultura e Società dell’Università di Palermo; ad introdurre il dibattito, il direttore del dipartimento Michele Cometa e il coordinatore del corso in Scienze della comunicazione Salvo Vaccaro.
L’inchiesta, curata da Rosanna Sampugnaro (ricercatrice di Sociologia dei fenomeni politici e della comunicazione presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania) e Roberto Biorico (docente di Scienza Politica del dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’Università di Milano), analizza il processo di istituzionalizzazione del Movimento 5 Stelle nel corso degli scorsi due anni. Riguardo alla nascita del giornale, che esce quattro volte l’anno, Il direttore sottolinea il fatto che “i libri sulla politica italiana in lingua inglese erano abbastanza rari fino al 1987, soprattutto accessibili non agli specialisti, gli anni ’90 sono stati anni di grandissimi cambiamenti che sono stati tali da poter parlare di una rivoluzione permanente, la mia impressione è che rispetto ad altri paesi, come la Gran Bretagna, la politica italiana è sempre stata in movimento, non è mai rimasta ferma: basti pensare alla legge elettorale”.
Nello specifico di questo numero, Biorico spiega come l’articolo indaghi sul “come il soggetto politico si sia istituzionalizzato, da una forma più fluida, classica dei movimenti, ad una più strutturata, con dei ruoli diversi fra in suoi attivi e tutte le persone che vi fanno riferimento”. A detta del docente “il progetto politico di Grillo, che non si colloca né a destra né a sinistra, nasce con l’idea di dare voce a tutti i gruppi locali che non trovavano uno spazio per essere ascoltati, e che rivendicano il cambiamento di una politica che di per se non aveva i requisiti per portare ad una vera e propria risoluzione dei problemi, quando fu fondato nel 2009, l’intenzione fu di non creare un partito, ma una rete di cittadini che attraverso il web portavano avanti rivendicazioni”. Il punto critico di questo progetto, però, è intrinseco nel suo stesso essere e nei suoi obiettivi, secondo il relatore: “via via che il movimento accumulava consenso, non poteva più rispondere con quei mezzi alle domande sempre crescenti; aveva bisogno di perdere la sua componente fluida e creare una struttura più organizzata. Nonostante la crescita della sua componente istituzionalizzata, comunque, è innegabile il fatto che il movimento abbia contribuito ad un cambiamento in termini di modus operandi”. Newell ribadisce che l’obiettivo primario di questo speciale numero è “pubblicare articoli sugli ultimi sviluppi riassunti in quadri teorici che fan capire alla gente il significato più generale di questo specifico fenomeno del Movimento 5 Stelle, spiegando il senso di quelle persone che parlano dell’Italia come laboratorio politico all’avanguardia e che fa vedere a noialtri come potrebbe andare la nostra politica domani”