Capodanno, Orlando e Giambrone:| "Parte civile in eventuale processo" - Live Sicilia

Capodanno, Orlando e Giambrone:| “Parte civile in eventuale processo”

Orlando e Giambrone ribadiscono, per quanto attiene all'indagine in corso, “la piena fiducia nell'operato della magistratura che valuterà ogni posizione delle persone coinvolte".

PALERMO – Il Comune si costituirà parte civile in un eventuale processo sui fatti del Capodanno 2013. Ad annunciarlo, in una nota, sono il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’allora assessore alla Cultura Francesco Giambrone, oggi sovrintendente del Massimo.

L’inchiesta, di cui ha dato notizia stamane Livesicilia in un articolo di Riccardo Lo Verso, riguarda il Capodanno di due anni fa e coinvolge un dirigente e un funzionario comunale, oltre a un imprenditore locale. Già a dicembre 2013 il sindaco aveva invocato un’inchiesta interna per i ritardi nella pubblicazione delle graduatorie sui progetti di Natale e Capodanno.

Nella loro nota, Orlando e Giambrone “ricordano che già nelle ore in cui si svolse la gara per l’attribuzione del servizio, preoccupati per i ritardi che rischiavano di compromettere lo svolgimento della manifestazione, nonché per la situazione di stallo che, dall’esterno, sembrava caratterizzare i lavori della commissione aggiudicatrice, interessarono i vertici burocratici dell’amministrazione e il Capo Area alla Cultura affinchè si facessero parte attiva per una rapida aggiudicazione della gara e per il rispetto della legge e del bando, ricevendo assicurazione in tal senso”. Orlando e Giambrone ribadiscono, per quanto attiene all’indagine in corso, “la piena fiducia nell’operato della magistratura che valuterà ogni posizione delle persone coinvolte. Il sindaco di Palermo annuncia anche la costituzione di parte civile del Comune in eventuali procedimenti”.

“La notizia dell’inchiesta sul Capodanno 2013 a Palermo non ci coglie di sorpresa – dice Marcello Robotti, responsabile provinciale della confederazione sindacale La Nuova Tutela del Cittadino e vicepresidente di Vivo civile – Io personalmente, e per conto della confederazione sindacale che rappresento e che si è occupata sia dell’edizione incriminata ma soprattutto di quella targata 2012, ho sempre denunciato episodi poco trasparenti nella questione dei bandi natalizi, partendo dall’organizzazione fino all’assegnazione della graduatoria e passando per gli affidamenti esterni. Se, e non ce lo auguriamo, la magistratura dovesse accertare questo stato dei fatti, sarebbe la conferma che il meccanismo ha qualche ingranaggio storto, visto che funzionari e dirigenti sono sempre gli stessi. Ma ancor peggio, e in questo senso auspichiamo maggior attenzione e controllo da parte dell’amministrazione, sarebbe un’offesa ai cittadini se consideriamo che i soldi spesi, e non sono spiccioli, sono soldi pubblici”.

“L’inchiesta sul Capodanno 2013 è un segnale d’allarme preoccupante, così come quella recente sui Tributi – dice il capogruppo Idv Filippo Occhipinti – fatta salva la presunzione d’innocenza di tutti gli indagati, il Comune ha il dovere di applicare, in tempi rapidi e in modo inflessibile, il piano anti-corruzione, a garanzia dei cittadini e degli stessi dipendenti comunali. Non possiamo non far rilevare, però, che gli eventi culturali vengono organizzati sempre all’ultimo minuto, con procedure frettolose e precipitose che, come si è visto, non sempre sono eseguite alla perfezione. Chiediamo inoltre che il sindaco istituisca un osservatorio sui bandi pubblici, che troppo spesso presentano aspetti poco chiari e danno luogo a contenziosi”.

 


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