Sicilia, un anno di inchieste e scandali nel centrodestra

Indagini e scandali: l’annus horribilis del centrodestra alla Regione

L'inchiesta che coinvolge Romano e Cuffaro si aggiunge agli altri guai giudiziari

PALERMO – In principio fu la Lega di Luca Sammartino, poi toccò al Movimento per l’autonomia dell’ormai ex capogruppo all’Ars Giuseppe Castiglione e dell’ex assessore all’Energia Roberto Di Mauro, infine a Fratelli d’Italia con il caso Galvagno e a Forza Italia con l’indagine su Gaspare Vitrano: ora la tegola giudiziaria cade sulla Democrazia Cristiana e Noi Moderati. Non c’è pace per il centrodestra alla Regione, alle prese con una nuova inchiesta che accende i riflettori sulla Sicilia.

L’inchiesta di Palermo sulla corruzione nella sanità

L’indagine della procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, punta i fari ancora una volta sulla sanità, autentica croce della politica regionale. I magistrati ipotizzano i reati di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione su una serie di appalti che vanno da Siracusa a Palermo.

Tra i 18 indagati il leader nazionale della Dc, Totò Cuffaro, il capogruppo dei centristi all’Ars, Carmelo Pace, e il coordinatore politico di Noi moderati Saverio Romano. È un pezzo importante della maggioranza che guida la Sicilia con il governo Schifani. Cuffaro, Pace e Romano, protagonisti di tanti vertici di maggioranza, si dicono estranei alle accuse e professano fiducia nella magistratura.

Carmelo Pace e Totò Cuffaro

L’inchiesta e il ‘rigore’ di Palazzo d’Orleans

Il caso, però, è l’ennesima tegola sulla coalizione di governo. Anche Schifani esprime “piena fiducia nell’operato della magistratura, che svolge con rigore e senso dello Stato – le parole del governatore – il proprio compito di accertare la verità dei fatti”. Il presidente della Regione poi precisa: “Gli indagati potranno dimostrare, nelle sedi opportune, la loro estraneità alle contestazioni mosse dalla Procura”.

I dirigenti regionali coinvolti

L’inchiesta scuote anche il mondo dei manager della sanità regionale. Palazzo d’Orleans non a caso segue “con la massima attenzione e con il massimo rigore” gli sviluppi dell’inchiesta in riferimento all’Asp di Siracusa, guidata da Alessandro Caltagirone, che è uno dei 18 indagati assieme all’ex dg dell’ospedale Villa Sofia di Palermo Roberto Colletti. La posizione di Caltagirone potrebbe cambiare in base alla decisione gip sull’eventuale misura cautelare da applicare. Nella serata di ieri dalla sede della presidenza della Regione sono arrivati segnali di ‘massimo rigore’ in merito alla posizione dei dirigenti pubblici coinvolti: le posizioni di Caltagirone, ma anche del direttore del consorzio di bonifica della Sicilia occidentale Giovanni Tomasino, traballano.

Il caso politico, centrodestra sotto attacco

Il caso politico, intanto, viaggia in parallelo con quello giudiziario, con le opposizioni che vanno all’attacco del centrodestra. Pd e Movimento cinque stelle hanno abbandonato i lavori dell’ultima seduta dell’Ars e i pentastellati, insieme con Ismaele La Vardera, chiedono il ritorno al voto. Di “durissimo colpo alla credibilità del governo Schifani” parlano Antonio De Luca e Nuccio Di Paola, rispettivamente capogruppo e coordinatore regionale M5s ricordando le recenti indagini che hanno coinvolto Luca Sammartino e la collega assessora al turismo Elvira Amata. S

L’affaire Sammartino nella Lega

Sammartino è tornato in Giunta dopo la scadenza dell’interdizione dai pubblici uffici scattata per l’inchiesta ‘Pandora’ che lo vede comunque sotto processo per corruzione a Catania. Il leader della Lega in Sicilia è stato poi assolto con formula piena in un altro processo che lo vedeva accusato di corruzione elettorale.

Luca Sammartino
Luca Sammartino

Le vicende Castiglione e Di Mauro nel Mpa

L’annus horribilis del centrodestra si è aperto il 24 febbraio con l’arresto del capogruppo dei Popolari e autonomisti all’Ars Giuseppe Castiglione nell’ambito del blitz antimafia ‘Mercurio’ coordinato dalla Dda di Catania. Per Castiglione, sospeso dall’Assemblea regionale, l’accusa è di voto di scambio: l’esponente Mpa ha deciso di optare per il rito ordinario. A maggio il caso giudiziario scoppia ad Agrigento, dove la procura indaga per un presunto giro di corruzione negli appalti per la nuova rete idrica della città dei templi. L’indagine riguarda anche Roberto Di Mauro, che nel frattempo ha lasciato il ruolo di assessore all’Energia per rientrare tra i ranghi del gruppo parlamentare all’Ars.

Giuseppe Castiglione
Giuseppe Castiglione

Forza Italia e l’indagine su Gaspare Vitrano

In piena estate scoppia anche il caso in Forza Italia e ancora una volta è la sanità al centro delle attenzioni dei pm di Palermo. Il deputato azzurro Vitrano e l’allora direttore sanitario Gaetano Buccheri sono indagati per presunta tentata violenza privata nei confronti di Desiree Farinella, che ricopriva la carica di direttrice di presidio dell’ospedale dei Bambini di Palermo.

Fratelli d’Italia alle prese con i casi Galvagno e Amata

Quando il calendario segna il 19 giugno si apre anche il capitolo che riguarda Fratelli d’Italia, con l’indagine che investe il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e l’assessora al Turismo Elvira Amata. Entrambi sono accusati di corruzione dalla procura di Palermo nella gestione di alcuni fondi regionali. Per Galvagno anche l’accusa di peculato inerente l’utilizzo dell’auto blu.

Gaetano Galvagno
Gaetano Galvagno

Sulla gestione dei fondi regionali per la cultura indagano anche le procure di Palermo e Siracusa, per il caso Carlo Auteri. I magistrati vogliono vederci chiaro sulle risorse incassate da alcune associazioni vicine ai familiari dell’ex deputato FdI, nel frattempo transitato alla Dc.

Porta la firma di FdI anche l’incognita del fascicolo della Corte dei conti sul caso ‘SeeSicily’, aperto dopo un esposto del M5s. Era il piano di rilancio voluto dal governo Musumeci, e in particolare dall’allora assessore al Turismo Manlio Messina (oggi fuoriuscito da Fratelli d’Italia), per attirare visitatori in Sicilia dopo la tragedia del Covid: per quella volta la ‘croce’ della politica regionale non fu la sanità ma il turismo.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI