Incidente a Gela, l'Eni si scusa: | "Non succederà mai più" - Live Sicilia

Incidente a Gela, l’Eni si scusa: | “Non succederà mai più”

Un momento della riunione

Inquinamento, foto e articoli sulle pagine dei giornali di tutto il mondo, una pessima pubblicità. Dopo l'incidente, la situazione a Gela pare tornata alla normalità. L'Eni si scusa dell'accaduto.

GELA- All’indomani dell’incidente ambientale avvenuto a Gela con una tonnellata di una miscela di idrocarburi e greggio per il dieci per cento e di acqua salata e per il novanta per cento finiti in un canale che si ricongiunge con il fiume, la raffineria Eni chiede scusa alla città. Lo fa attraverso il suo amministratore delegato Bernardo Casa che questa mattina ha partecipato all’incontro in aula consiliare con il prefetto di Caltanissetta Carmine Valente alla presenza dei vertici delle forze armate e del sindaco Angelo Fasulo.

Contemporaneamente in raffineria veniva eseguita una perquisizione da parte degli organi inquirenti preposti all’impianto Topping uno dell’Isola sette dove l’incidente ha avuto origine. “Sono due i filoni di indagini che stiamo seguendo – ha detto Casa-. Uno interno ed un altro esterno con un’apposita commissione nominata che dovrà chiarire cosa ha provocato l’incidente. Certo è che una serie di cose non hanno funzionato. Ecco perché abbiamo avviato tutte le procedure del caso così che si possa risalire all’origine del problema e garantire che non si ripeta mai più anche perché – ha continuato – incidenti di questo genere rappresentano per noi un danno all’immagine oltreché economico. Preferiremmo quindi spendere i soldi diversamente a favore di una politica di sviluppo di questa città piuttosto che per lavori di bonifiche necessari dopo eventi come quello accaduto. Vorrei che si sapesse che da parte nostra non c’è nessun atteggiamento superficiale nei confronti della città alla quale chiediamo scusa. Lo specchio acqueo in cui gli idrocarburi sono finiti è stato bonificato – ha annunciato – quindi abbiamo azzerato la presenza di sostanze nella superficie acquea. Adesso provvederemo ad eliminare quelle a terra. I lavori, ancora in corso e sono stati tempestivi grazie anche al fatto che il greggio finito in acqua è molto leggero ed anche se ha una capacità impressionante di allargarsi ma non di scendere in profondità dalla superficie, siamo riusciti a rimuoverlo. Lo spessore infatti è di 0.1 micron circa. Effettueremo anche opere di carotaggio sui fondali, dopodiché – ha concluso – saranno i funzionari dell’Arpa a valutare l’operato e confermare la buona riuscita della bonifica”.

Poche e semplici parole rassicuranti quelle del prefetto Valente che ha voluto ribadire quanto “i soccorsi siano stati tempestivi”. “L’emergenza è rientrata – ha confermato -. La situazione è sotto controllo quindi è necessario ridimensionare i toni che hanno caratterizzato le informazioni sull’incidente perché la situazione è rientrata nella normalità”. Lo ha confermato anche il primo cittadino Fasulo. “Garantiremo i controlli batteriologici e chimici sull’acqua di tutto il litorale – ha riferito – e assicuriamo la balneabilità del nostro mare mantenendo sempre alta l’attenzione sulle tematiche ambientali”.

Dall’assessore comunale all’Ambiente Ventura invece la proposta all’Eni a cui “non chiediamo soldi”, ha precisato. “L’azienda però – ha detto – si faccia promotrice di una campagna nazionale ed internazionale dell’immagine della città di Gela con un investimento mediatico che ci consenta di riconquistare il titolo di città a vocazione turistica che gradualmente stiamo tentando di riconquistare nella convinzione che un sito industriale possa operare in una città capace di attrarre turisti per numerose altre bellezze”. Una proposta che L’ad Casa ha promesso di valutare e che sarà sottoposta quindi ai vertici dell’azienda.


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