"Buono e innamorato del calcio", le lacrime per Antonio

“Buono e innamorato del calcio”, le lacrime per Antonio

Una giovane vita spenta in un incidente. Un altro ragazzo ricoverato.
INCIDENTE A PARTINICO
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Alessio Di Trapani ha messo una coccarda a lutto nel suo profilo Facebook. Lui, uomo che insegna e che vive il calcio, ha saputo stamattina della morte di Antonino Ortoleva, ucciso da un incidente stradale a soli diciassette anni. Erano in due su uno scooter e c’è un ragazzo ricoverato a Villa Sofia.

Come tutti, a Partinico, Alessio si è sentito il cuore scoppiare. Come il pallone, quando lo calci troppo forte. Come quando perdi una partita fondamentale nella vita. Ma qui non c’è ritorno. C’è soltanto l’amore che continua ad attaccare, mentre una vita è già perduta.

Ed è con i messaggi su Facebook che Alessio comunica con chi deve raccontare questa storia: “Scusa, non me la sento di parlare”. Alessio scrive: “Era un ragazzo d’oro, buono, serio, sempre disponibile con gli amici, educato, amato da tutti, appassionato di calcio e tifosissimo del Milan, era unico, solare”. Talmente appassionato – raccontano altri – che questo diciassettenne tragicamente scomparso andava spesso in giro con la maglietta del Milan. Quasi fosse cucita alla pelle.

Alessio e Antonino si erano conosciuti alla scuola calcio: “Ero responsabile del settore giovanile, l’ho visto crescere, ogni settimana veniva a giocare a calcetto nel mio centro sportivo, era veramente unico”. Una memoria delicata che non cancella l’immensità di un dolore, ma la adorna di parole sincere.

Come sono vere e struggenti le parole che arrivano dal liceo ‘Santi Savarino’ che il ragazzo frequentava. L’istituto commemora lo studente con un post sulla pagina Facebook: “Il Dirigente Scolastico, i docenti, il personale del Liceo Santi Savarino e gli alunni tutti in questo momento di immenso dolore esprimono in modo unanime la propria vicinanza ai genitori e ai familiari di Antonio Ortoleva, alunno della classe VD e giovane attivamente coinvolto nella vita della comunità scolastica. La sua scomparsa improvvisa lascia profondamente rattristati quanti lo hanno conosciuto che continueranno a ricordarlo con stima e affetto”.

Intorno, sbocciano le lacrime di altre madri e di altri padri che si stringono ai genitori, così duramente colpiti. Sono lì che cercano di consolare l’impossibile. Mentre è sempre presente e batte forte l’angoscia per il ragazzo ricoverato a Villa Sofia. (Roberto Puglisi)


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