La vittima
GRAMMICHELE – Un pomeriggio di inizio weekend finito in tragedia. Un sabato di fine inverno macchiato dalla pioggia e dal dolore. Il cordoglio di un’intera comunità, quella grammichelese, sconvolta da una terribile notizia. La scomparsa prematura di Anthony Arena, il giovane centauro vittima di un fatale scontro avvenuto in una delle arterie che collega la cittadina dalla planimetria esagonale a Caltagirone. Esattamente in via Falcone Borsellino.
Una famiglia sconvolta e tanti amici che ancora stentano a crederci. Continuano a ripetersi “perché”, continuano a sperare che quello che si stia consumando ai loro occhi sia solo un incubo dal quale presto svegliarsi.Nessuno ha la forza di raccontare, nessuno ha voglia di ricordare. “Il dolore è troppo forte – dice Francesco, cugino di Anthony – Mi ha sempre difeso e aiutato sin da quando ero bambino. Quante risate ci siamo fatti insieme! Dove c’era Anthony c’era gioia e felicità. Gli vorrò per sempre un mondo di bene, in questo momento non mi sento di aggiungere altro”.
L'intervento dell'elisoccorso sul luogo dell'incidente
E molti di coloro i quali con il giovane 21enne hanno condiviso un pezzo di vita insieme preferiscono ricordarlo su Facebook condividendo foto e frasi del passato. I giorni trascorsi insieme tra i banchi di scuola, le ore di sana euforia in giro per il paese. Risalgono allo scorso San Valentino le ultime immagini postate da Anthony sul profilo che condivideva con la fidanzata Micaela: ad incorniciare, difatti, la loro unione, è una torta impreziosita dalla scritta “Ti amo”. Adorava le auto di grossa cilindrata e le moto Anthony. Una passione che, però, gli è costata cara. Una passione che lo ha visto protagonista di uno scontro fatale con un’autovettura, il cui impatto sin dall’inizio ha rivelato la gravità delle ferite riportate. Inutilo, seppur tempestivo, difatti l’intervento dell’elisoccorso.
Una foto tratta dal suo profilo Fb
Tutti in città lo ricordano per la sua solarità. Anche gli ex insegnanti dell’istituto comprensivo “Galilei Mazzini” di contrada Giandritto che con qualche lacrima provano a delineare il suo carattere. “Lo ricordo molto bene – afferma la docente di Lettere – nonostante siano passati ormai diversi anni da quando era mio alunno. Anthony era un ragazzino che si faceva notare per la sua vivacità, la simpatia e la gioia di vivere. Sin da allora percepivo in lui il profondo affetto per la sua famiglia. Come dimenticare quando raccontava in classe piacevoli episodi legati alla madre, al padre e, in particolare, alla sua sorellina Kimberly. Per lei nutriva in particolare un forte senso di protezione sicuramente dato dalla differenza di età tra i due che lo rendeva più responsabile e amorevole”. E spetta adesso a Kimberly il difficile compito di fare tesoro dell’affetto del fratello per aiutare mamma e papà a ricordare con serenità, complice il tempo, Anthony e il suo sorriso.
