ACIREALE (CATANIA) – “Non si può morire a vent’anni”. È l’amaro tam tam che da ieri pomeriggio rimbalza tra mille considerazioni e riflessioni affidate ai social. Più che una constatazione, un senso di impotenza dinanzi all’ennesima tragedia della strada. Una sequela di vite spezzate che non conosce età: in un racconto che rischia di divenire seriamente routine e assuefazione.
Giulio Massimino, studente universitario di 20 anni, ha trovato la morte nello scontro frontale tra la sua moto ed una utilitaria avvenuto fra i tornanti dell’Etna: poco prima delle 14 di ieri. Gli interminabili minuti di panico e poi l’arrivo dell’elisoccorso. Ma per Giulio non c’è stato nulla da fare. Ad intervenire sul posto i militari della Compagnia di Giarre che per tutto il pomeriggio di ieri hanno eseguito i rilievi.
“Dio Mio povero ragazzo vorrei alleviare questo grande dolore alla famiglia”. “Notizia agghiacciante. Vicina al dolore dei genitori in questo momento di grande sconforto”. “Notizie ke nn si possono sentire”. “Che brutta notizia pre i genitori riposa in pace un dolore che non si può descrivere io le posso capire”. “Sei andato via troppo presto, ma il tuo sorriso è rimasto per sempre nel mio cuore. Ci ritroveremo dove il tempo non esiste e le anime si riconoscono senza parole. Non sei lontano, sei solo dall’altra parte del cammino. Ti voglio bene”.
Sono alcuni dei messaggi di cordoglio che accompagnano in queste ore il lutto per una tragedia che, ad Acireale, ha sconvolto non soltanto chi lo conosceva. Ieri in segno di lutto erano state sospese le attività universitarie legate al Palio d’Ateneo.
I funerali di Giulio Massimino verranno officiati questo pomeriggio alle 16 alla Basilica di Acireale.