“Una notizia sconvolgente proviene dalla mia Nicosia. Non si può morire così, caro Pino Casabona, amico fraterno della nostra famiglia, grande colonna portante di Radio Nicosia, con i miei nonni Sandra e Gino che lo consideravano più di un collaboratore, un appartenente alla famiglia, un ragazzo fidato e sempre educato e cordiale. Abbiamo condiviso la passione per la musica, il calcio, la nostra Juventus. Stamattina tra i tanti aneddoti ricordavo quella partita vista a casa mia, Italia – Nigeria ai mondiali 1994…quell’urlo al goal del pareggio allo scadere di Roberto Baggio e quell’abbraccio tra di noi, così fisico e liberatorio e quello virtuale che oggi ti rivolgo con immenso affetto. Il Signore ti accolga”.
La tragedia nel centro storico
Il messaggio di Roberto Lanfranco è soltanto uno dei tanti rivolti a Giuseppe Casabona, da tutti conosciuto come ‘Pino’, l’uomo che stamattina ha perso la vita in un terribile incidente stradale in provincia di Enna. Il 54enne stava attraversando la strada nel centro storico quando è stato travolto da un furgone. Un impatto violentissimo che non gli ha lasciato scampo. La notizia ha gettato nello choc e nello sconforto tutto il paese, dove Casabona, che era sposato e padre di due figli, era molto conosciuto perché da decenni si occupava di organizzare spettacoli, manifestazioni di piazza, rievocazioni storiche. Decine gli eventi che ha presentato e per i quali viene ricordato con foto e video sui social. Altrettanti, gli aneddoti di amici e conoscenti che, in lacrime, ricordano l’uomo come “gioioso e con ancora tanta voglia di fare. Un grande lavoratore, sempre con il sorriso sulle labbra”.
“Siamo tutti senza parole”
E ancora, le parole da Tele e Radio Nicosia: “Presentatore, organizzatore di eventi e di spettacoli, ma soprattutto un mio grande amico…Nicosia ti piange, siamo tutti senza parole”. “Il tuo compito sarà far ridere gli angeli, così come per tutta la vita hai fatto con noi… Riposa in pace amico mio”, aggiunge Ines Farinella. C’è anche chi punta il dito contro le condizioni della strada in cui Casabona è stato investito, la via Bernardo Di Falco: “Secondo me, come avevo detto un paio d’anni fa – scrive Peppe Trapani – in quel punto non dovrebbe essere possibile svoltare a sinistra mai e per un po’ di tempo è andata così, ma poi si sa, il populismo, le raccolte di firma, gli amici del traffico anarchico, hanno portato a restituire il solito caos e il solito rischio pedonale, fatto sta che oggi piangiamo il povero Pino Casabona , grande amicone di tutti, spero che la sua morte porti a rivedere la circolazione pedonale nella nostra città, fortemente a rischio che in più punti presenta rischi altissimi, che per fini commerciali butta sulla strada perdoni e carrozzine con tutti i rischi connessi, in una città dove i marciapiedi sono praticamente assenti,a quando la possibilità di vendere il rispetto delle regole e non l’attuale annarchia?”.
Incredulità e rabbia
Incredulità anche nelle parole di Santo Lo Faro: “Ancora non ci credo che non ci sei più caro Pino Casabona ! Una delle persone più belle che abbia mai conosciuto!!! Riposa in pace amico mio!”. “Ciao Pino Casabona, persona umile, gentile, garbata, di una educazione straordinaria, un grande professionista, nel suo lavoro…quanti sorrisi ci hai regalato, su quel palco….r.i.p”, scrive Maurizio Rizzo. Sulla dinamica dell’incidente le indagini sono tuttora in corso, ma da una prima ricostruzione sembra che l’uomo sia scivolato cadendo proprio mentre sopraggiungeva il mezzo che lo ha travolto. L’esatta dinamica sarà ricostruita dai rilievi della polizia stradale e dei vigili urbani che sul luogo della tragedia hanno eseguito i rilievi.